Epipactis minipurpurata

S. Hertel & Presser 2021. Ber. Arbeitskrs. Heim. Orch. 38 (1): 130.
Albero tassonomico:
Nome Italiano:
Elleborina miniviolacea
Etimologia:
Per i fiori che ricordano il colore di quelli di Epipactis purpurata, ma più piccoli ('mini').

Descrizione

Pianta alta da (10)25 a 35(45) cm, con scapo eretto, a volte leggermente flessuoso, violaceo e glabro alla base, verde pallido e a pubescenza biancastra in alto. In basso 1-2 foglie orbicolari a base lungamente guainante e (2)3-4(5) cauline, da lanceolate a strettamente ovate (la più grande 5-7 × 1,6-2,5 cm), acute, verdi (le inferiori a sfumature violacee), da orizzontali e suberette, con estremità arcuate verso il basso (le mediane quasi falciformi), generalmente scanalate, con bordi leggermente ondulati; foglia superiore bratteiforme e (strettamente) lanceolata, di solito molto lunga (3,5-9 × 0,5-1 cm); brattee inferiori più lunghe dei fiori (fino 5 cm). Infiorescenza lassa, raramente con più di 20 fiori di media taglia, da orizzontali a penduli, generalmente bene aperti e autogami. Tepali strettamente ovati e acuti, sepali 8-12 × 4-5 mm, da biancastri a verdi, a venature e bordi a volte bruni all’esterno, i petali 8-9 × 3-5 mm, da biancastri a verdi, più scuri al centro, a volte rosei con vena centrale verde. Labello con giunzione ipo-epichilo piuttosto larga; ipochilo emisferico (3,5-5 × 3-4 mm), poco nettarifero, biancastro all’esterno e rosso-brunastro internamente; epichilo bianco, più largamente ovato dell’ipochilo (3-4 × 3,5-5 mm), con margini rialzati e breve apice ripiegato verso il basso; callosità cordiforme, poco sviluppata ma bene evidente per il loro colore rosa. Clinandrio e rostello ben sviluppati, viscidio presente a inizio antesi ma presto inefficace; stigma da rettangolare a ovato; antera subsessile; pollinii sfarinanti già al momento dell’apertura del fiore; ovario verde-olivastro chiaro, lungo 6-9 mm, con nervature più scure, quasi glabro, con pedicello violaceo. 

Protologo di Stefan Hertel e Helmut Presser 2021: 






				

Osservazioni

Il portamento di Epipactis minipurpurata è simile a quello di E.  cordigera, presente in zona, ma le foglie sono più chiare e leggermente più strette, e anche tipicamente incurvate quasi ‘a mezzaluna’ (falcate). I fiori chiari somigliano a quelli di E. purpurata, con dimensioni intermedie tra le 2 specie. Ipotizzando gli autori l’origine ibridogena di questa nuova entità, tra le sole Epipactis (purpurata  e cordigera) presenti in zona e a fioritura concomitante, da E. cordigera dovrebbe aver ereditato l’autogamia che ne ha garantito il successo riproduttivo autonomo. In ogni caso caratteri intermedi evidenti sono pochi, a conferma di una evoluzione da lungo tempo autonoma. Caratteri distintivi principali rispetto a E. cordigera ed E. purpurata: le foglie verdi (senza colori violacei scuri), la forma delle foglie mediane lanceolata e non ovata, falcata in postura orizzontale; i fiori più grandi rispetto a cordigera, più piccoli rispetto a purpurata; l’epichilo come in purpurata (e non come in cordigera), le callosità larghe, poco o per niente solcate nel mezzo, l’ovario verde-olivaceo chiaro (e non verde-violaceo scuro); oltre naturalmente il tipo di riproduzione, autogama come in cordigera (allogama in purpurata).

fiore intero
particolare fiore

Habitat

Faggeta anche mista con abeti, in diverse esposizioni ma sempre in habitat freschi e umidi.

Biotopo. Foto di Helmut Presser, Provincia di Potenza 07-08-2020.

distribuzione

Endemismo lucano; limitato al versante nord-est del Pollino, con 5 popolazioni censite al 2021 nella faggeta di Acquatremola (Terranova di Pollino).

PZ

Distribuzione altimetrica

Fioritura

Periodo di fioritura tardivo, nonostante la bassa latitudine, a partire dalla fine di Luglio o più spesso dall'inizio di Agosto. Periodo di fioritura breve, per l'autogamia e i pochi fiori; fine antesi verso la fine di Agosto.

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