Epipactis zaupolensis

Pianta medio-piccola, alta fino a poco più di 35 cm, spesso in piccoli cespi; scapo piuttosto robusto, dritto o leggermente sinuoso, roseo e glabro in basso, da verde a olivastro e pubescente in alto; 4-5(7) foglie color verde chiaro, piccole, quelle nella parte centrale ovate (circa 4 × 2,5 cm) e più in alto ovato-lanceolate e poi più ridotte, orizzontali o leggermente ascendenti; brattee orizzontali o pendule, in basso poco più lunghe dei fiori. Infiorescenza allungata, da lassa a densa, con 5-35 fiori autogami di taglia medio-piccola, di solito aperti o semiaperti e più o meno penduli. Sepali ovato-lanceolati, circa 7,5×4 mm, acuti, verdi più o meno chiari, ad apice arcuato leggermente all’indietro; petali simili ma più corti (3,5 × 4 mm), bianco-verdastri, talvolta con sfumature rosate. Labello piccolo (4 × 3,5 mm), con giunzione ipo-epichilo a V piuttosto larga; ipochilo emisferico, nettarifero, verde chiaro all’esterno, da violaceo a brunastro all’interno; epichilo cordato, poco più largo che lungo, ad apice di solito lievemente ribattuto, biancastro o bianco-verdastro, talvolta con sfumature rosate, con evidenti callosità basali poco più scure, a volte arrossate; colonna tozza e bianco-verdastra; antera giallina brevemente peduncolata; clinandrio ben sviluppato; staminodi sviluppati e tozzi, viscidio presente ma di solito inefficace, stigma da ovale a rettangolare, incavato al centro; pollinii inizialmente compatti, poi polverulenti; ovario fusiforme, lievemente peloso, con pedicello arcuato, verde con sfumature bronzeo-rossastre. 

Protologo di Andrea Barbaro e Karel C.A.J. Kreutz 2007
(Epipactis tallosii subsp. zaupolensis):

Epipactis atrorubens

Pianta raramente cespitosa, alta 20-60(80) cm, con scapo robusto, eretto, verde-grigiastro con sfumature rossastre, con base glabra e violacea, in alto con fitta peluria grigiastra; 5-11 foglie da ovate a ovato-lanceolate, acute, in genere distiche, orizzontali o leggermente ascendenti, a margine ondulato, le inferiori spesso con sfumature porporine, 4-12 × 1-5 cm); brattee inferiori più lunghe del fiore. Infiorescenza sublassa e subunilaterale, con 7-50(60) fiori allogami di taglia media, suborizzontali, rosso-porporini o violacei, talora a colori più tenui, campanulati, odorosi di vaniglia. Tepali ovati (5-10 × 2,5-4,5 mm), acuti, carenati, roseo-porporini, esternamente pubescenti. Labello con giunzione ipo-epichilo a V stretta; ipochilo cupoliforme, lungo 4-6 mm, nettarifero, rosso-brunastro; epichilo cordiforme (2,5-4 × 4-5 mm), rosso violaceo, a margine sfrangiato, con callosità basali di forma cordata e vistosamente rilevate e increspate; colonna corta e tozza; antera sessile; clinandrio sviluppato; viscidio efficace; pollinii compatti; stigma quadrangolare; ovario pubescente, grigio-rossastro; pedicello arcuato, dello stesso colore dell’ovario. Impollinata soprattutto da bombi.
Numero cromosomico: 2n = 40.

Protologo di Wilibald Swibert Joseph Gottlieb von Besser 1809:

Epipactis microphylla

Pianta alta fino a 50 cm, generalmente singola o a coppie, raramente cespitosa; scapo esile e flessuoso, verde glauco, decisamente pubescente e grigiastro soprattutto nella parte superiore; 2-9 foglie molto piccole (2,5-5 × 0,5-2,5 cm), ±strettamente lanceolate, verdi-grigiastre, a volte con sfumature violacee; brattee strette, lanceolate, pubescenti, grigiastre. Infiorescenza lassa, lunga 4-22 cm, subunilaterale, con 4-15(30) fiori piccoli, odorosi, spesso semiaperti, penduli e campanulati, esternamente grigio-verdastri. Tepali ovato-lanceolati (5-8 × 2-5 mm), carenati, esternamente pubescenti, internamente bianco-verdastri, i petali spesso con sfumature rosee. Labello con giunzione ipo-epichilo a V; ipochilo a coppa, nettarifero, biancastro, internamente verde-olivastro; epichilo bianco-verdastro, cordato (2,5-4 × 2,5-4 mm), a margine crenulato, con vistosa increspatura rugosa alla base spesso prolungata fin quasi all’apice; colonna corta e tozza, clinandrio ben sviluppato, viscidio inefficace dopo breve tempo; pollinii inizialmente compatti, poi sfarinantesi sullo stigma quadrangolare; ovario pubescente, piriforme, piccolo ma notevolmente ingrossato a maturazione, con breve pedicello pubescente e violaceo. Numero cromosomico: 2n = 32, 40.

Protologo di Jakob Friedrich Ehrhart 1789
(Serapias microphylla):

Ricombinazione di Olof P. Swartz 1800:

Epipactis helleborine

Epipactis helleborine è la specie di riferimento della sectio Epipactis, che in Italia comprende diverse entità a riproduzione sia allogama che autogama, mentre la tipica Epipactis helleborine ha sempre fiori allogami e anche bene aperti. Un sinonimo molto usato in passato, Epipactis latifolia, ricorda nell’epiteto specifico un altro dei suoi caratteri distintivi, le foglie allargate (‘lati-folia’).

Pianta robusta, alta 10-80(100) cm, con scapo eretto, verdognolo, spesso arrossato e glabro in basso, pubescente in alto; 3-10 foglie piuttosto grandi, da ovato-ellittiche a largamente lanceolate, più lunghe degli internodi, le più grandi (quelle mediane) 7-17 × 3-10 cm, disposte a spirale, con bordi finemente e regolarmente denticolato-papillosi, le superiori bratteiformi; brattee lanceolate molto più lunghe dei fiori, almeno le inferiori (fino a 12 cm). Infiorescenza allungata, da compatta a rada, lunga circa 20-40 cm, tendenzialmente unilaterale, con numerosi (fino a 100) fiori medio-grandi, aperti, allogami, suborizzontali o penduli, variamente colorati (bianco-verdastri, rosei o fino a violacei). Sepali ovato-lanceolati (7-15 × 4-9 mm), acuti, verdastri, talvolta a sfumature rosso-violacee più intense; petali subuguali o appena più piccoli, più intensamente colorati, da bianco-rosei a porporini. Labello con giunzione ipo-epichilo medio-larga, a U o a V; ipochilo nettarifero verdastro, più scuro (bruno-olivastro) e lucente all’interno, più chiaro esternamente; epichilo cordiforme, con apice rivolto all’indietro, quasi lungo quanto largo (3-5 × 4-6,5 cm), da biancastro a porporino-violaceo, con 2 callosità basali generalmente poco accentuate, divise da un solco scuro; colonna biancastra; antera giallastra, sessile o fievolmente peduncolata; clinandrio ben sviluppato; staminodi più o meno sviluppati; viscidio efficace, pollinii in masserelle compatte facilmente estraibili, stigma rettangolare; ovario pubescente, piriforme, munito di corto pedicello peloso, violaceo alla base, di rado completamente verde. Numero cromosomico: 2n = 38, 40.

Protologo di Linneo 1753
(Serapias helleborine) con le sue 5 varianti:

Protologo di Heinrich Johann Nepomuk von Crantz 1769:

Epipactis aspromontana

Caratteri essenziali distintivi rispetto a E. helleborine: piante spesso cespitose, alte 30-60 cm; 4-8 foglie, in basso ridotte a guaine, le mediane da ovato-lanceolate a lanceolate (3,5-6 × 1,5-3 cm), ottuse, da ascendenti a leggermente pendule, più o meno arcuate, le superiori strettamente lanceolate; brattee più o meno pendule, quella inferiore lunga fino a 5 cm. Infiorescenza lunga fino a 30 cm, con 10-30(40) fiori bene aperti, allogami, con probabile autogamia a fine fioritura. Tepali verdastri, carenati, ovato-lanceolati, i sepali lunghi 10-11 cm, più chiari all’interno e talvolta con leggere sfumature rosate, i petali verde-giallognoli con sfumature rosee più intense soprattutto verso il margine. Labello con giunzione ipo-epichilo a forma di U piuttosto allargata, ipochilo roseo sul margine, brunastro all’interno; epichilo cordato-triangolare (5 × 5 mm), più o meno intensamente roseo, di solito a margini blandamente ondulati e finemente seghettati, con callosità più o meno pronunciate, poco rugose e poco colorate, spesso profondamente solcate; colonna tozza, prima verdastra poi biancastra; antera con breve peduncolo a base allargata; rostello vistoso, pollinii coesi, ma disgregantesi a fine antesi se non asportati; ovario verde, leggermente pubescente, con lungo pedicello (4-5 mm). Numero cromosomico: 2n = 38.

Successive ricombinazioni (abstract 2015):

Epipactis cupaniana

Caratteri essenziali distintivi rispetto a E. helleborine: pianta gracile, alta (30)35-60 cm, con scapo singolo, densamente pubescente in alto; 3-5 foglie rigide, ovato-lanceolate, tendenzialmente erette, le inferiori ottuse; brattee lanceolate, le prime piuttosto lunghe, poi decrescenti. Infiorescenza densa, lunga fino a 20 cm, con (7)15-19(26) fiori aperti e penduli, strutturati per l’allogamia, ma presumibilmente anche autogami. Tepali verdi con sfumature roseo-violacee, più marcate nei petali e su bordi e nervature; labello con giunzione ipo-epichilo a V; ipochilo roseo all’esterno, purpureo sul fondo; epichilo bianco-rosato, più intensamente roseo sulle callosità basali; pollinii poco coerenti; ovario subclavato; pedicello verde o roseo alla base. Numero cromosomico: 2n = 38.

Abstract dal protologo di Cristian Brullo, Saverio D’Emerico e
Santa Pulvirenti 2013:

⬆︎ In copertina Epipactis cupaniana. Foto di Rosario Galesi, Provincia di Palermo 28-06-2008 after GIROS 2019, Orchidee d’Italia: 288.

Epipactis distans

Caratteri essenziali distintivi rispetto a E. helleborine:
pianta spesso cespitosa, alta 15-60 cm, di color verde chiaro; poche e piccole foglie (3-6, la più grande 4,8-6,6 × 2,5-3,6 cm), moderatamente ascendenti, tendenzialmente distiche, di solito più corte degli internodi (a volte poco più lunghe), da ovate a ovato-lanceolate, concave, con bordi ondulati, le inferiori ‘a cucchiaio’, quella più in basso di solito più piccola, tondeggiante e lungamente guainante; brattee inferiori più lunghe dei fiori. Infiorescenza sublassa, subunilaterale, con 10-50(70) fiori pallidi, aperti e piuttosto grandi, allogami e verso fine antesi facoltativamente autogami, in genere verde-biancastri, a volte con sfumature rosee. Tepali ovati di color verde chiaro, i sepali 9-14 × 4,5-8 mm, a volte con sfumature rosee più o meno intense all’esterno, i petali 7-10,5 × 5-6,6 mm, più biancastri, a volte lievemente sfumati di rosa. Labello con giunzione ipo-epichilo piuttosto stretta; ipochilo bruno e lucente all’interno, epichilo lungo quanto largo (4-4,5 × 3,8-4,6 mm), spesso biancastro, talvolta roseo, con callosità basali poco accentuate; rostello scarsamente sviluppato, viscidio efficace abbastanza a lungo; pollinii dapprima compatti, poi (se non asportati) tendenti a sfarinarsi; ovario costoluto con leggera peluria; pedicello arcuato, spesso violaceo alla base.  Numero cromosomico 2n = 40.

Protologo di Karl Ritcher 1887
Epipactis orbicularis

Ricombinazione di Erich Klein 1997
(Epipactis helleborine subsp. orbicularis)

Epipactis hyblaea

Caratteri essenziali distintivi rispetto a E. helleborine: pianta verde (non arrossata), solitamente con singolo scapo rigido (raramente cespitosa), alto 25-60(70) cm, con 4-6  foglie con bordi irregolarmente papilloso-denticolati, le inferiori piccole e lungamente guainanti, le mediane ovato-subrotonde (3,2-5 × 2-3,6 cm), ottuse e spesso più corte degli internodi, da eretto-divaricate a patenti, le superiori lanceolate e acute; brattee lineari-lanceolate, le inferiori più lunghe dei fiori (fino a 6 cm). Infiorescenza densa, lunga fino a 25 cm con 14-30(45) fiori aperti e obliqui, predisposti per l’allogamia. Sepali ovato-lanceolati (9,5-11 × 5,5-6,5 mm), acuti, verdi con sfumature violacee; petali ovati, verdi con sfumature rosee; labello con giunzione ipo-epichilo corta e larga; ipochilo (4,5-5 × 5-5.5 mm), internamente bruno-violaceo e con bordi rosei; epichilo (4-4,2 × 5-6 mm) in gran parte ripiegato all’indietro, roseo al centro, bianco-rosato ai lati, ad apice verdastro e diverse callosità rosate plicate longitudinalmente; rostello presente; viscidio efficace; ovario pedicellato, subclavato, leggermente pubescentee.

Protologo di Salvatore Brullo e Angelo Zimmitti 2014:

Epipactis hyblaea Brullo & Zimmitti, sp. nov.
Type:—ITALY. Sicily: Siracusa, lecceta fresca su substrato calcareo all’interno della Riserva Naturale Orientata “Pantalica, Valle dell’Anapo e Torrente Cava Grande”, 24 May 2012, Zimmitti s.n. (holotype, CAT).
Diagnosis:—Similar to E. distans from which it differs in having stem usually solitary, higher number of basal sheaths, smaller median cauline leaves, which are erect-divaricate to patent and laxly denticulate at margin, sepal smaller, green, ovate to ovate-lanceolate, petal smaller, hypochile larger, epichile longer with more numerous evident plicae in the protuberances, small ovary with longer pedicel; in addition, it is early flowering and grow in shady underwood habitats.
Perennial herbs with an elongate rhizome. Stem 25–60(–73) cm tall, usually solitary, rarely 2–3, erect, rigid, glabrous below, minutely pubescent on the upper surface, with 4(–5) basal sheaths. Cauline leaves 4–6, lax and irregularly denticulate at the margin, with 4–8 teeth per mm, the lowest little developed, 2–3 median leaves subround to round–ovate, obtuse, 3.2–4.5(–5.0) × 2.0–3.6 cm, often shorter than internode, subrigid, erect–divaricate to patent, 1–3 upper ones lanceolate, acute, 6.0 × 1.4–1.6(–2.5) cm. Raceme more or less dense, 15–25 cm long, 14–30(–45) flowered; bracts 1–6 cm, lanceolate to linear–lanceolate, mostly longer than flowers, the upper ones often equalling or shorter than flowers. Flowers obliquely pendent. Ovary subclavate, slightly pedunculate, sparsely hairy, 11.0–14.0 × 4.5–4.7 mm, in section circular with 6 prominent ribs. Sepals ovate to ovate–lanceolate, acute at apex, green tinged with purple, 9.5–11.0 × 5.5–6.5 mm, 5–6 veined. Petals ovate, pinkish–green, pink at the margin, 8.0–9.0 × 4.8–5.8 mm, 7–veined. Labellum 8.5–9.0 mm long; hypochile purplish–brown on the bottom and pinkish above and outside, 4.5–5.0 × 5.0–5.5 mm; epichile cordate, 4.0–4.2 × 5.0–6.0 mm, marginal pinkish–white, pink in the central part, tinged with green at the apex, bent downwards, bosses pink with 9–11 longitudinal plicae. Anther sessile, rounded at apex, leant above the stigma. Clinandrum well developed. Rostellum present. Stigma rectangular, subvertical.
Phenology:Epipactis hyblaea flowers in May and is in fruit from May to June.
Habitat and distribution:Epipactis hyblaea occurs at an elevation of ca. 600 m a.s.l., in the Hyblean area (southeastern Sicily). It grows on Miocene marly limestones in the understory of holm oak woodlands, where it is localized in the northern slops of narrow valleys. In this mesic situation, E. hyblaea is a member of sciaphilous community characterized by other orchids, such as Epipactis microphylla and Cephalanthera damasonium (Miller 1768: n. 2) Druce (1906: 225), as well as several other nemoral species, among them Urtica rupestris Gussone (1821: 15), Lamium flexuosum Tenore (1820: 19) etc.
IUCN red list category: omissis
Etimology: omissis 
Taxonomic relationships: omissis… active speciation is currently observed within populations belonging to Epipactis helleborine group, occurring mainly in stands located at the margin of the distribution area of this genus, as for instance southern Italy and Sicily. Epipactis hyblaea has an especially close relationships with E. distansomissis…Based on living material and data the literature, E. hyblaea is morphologically well differentiated from E. distans in several features of leaves and flowers, as well as phenology and ecological requirements. In particular, the most relevant features that allow it to be distinguished from E. distans are, in the latter: fewer basal sheaths, larger median cauline leaves, which are erect to suberect and densely denticulate at the margin, smaller hypochile, smaller epichile with evanescent plicae in the protuberances and larger ovary with shorter pedicel; in addition it is later flowering and grows usually in sunny habitat.

⬆︎ After S. Brullo & A. Zimmitti, 2014: Epipactis hyblaea (Orchidaceae; Epidendroideae; Neottieae) a new species from Sicily. Phytotaxa 186 (1): 42-50. 

Epipactis latina

Caratteri essenziali distintivi da Epipactis helleborine:
Piante alte da 35 a 100 cm. Foglie ovate arrotondate (5-9 × 4-7 cm), ammassate nella parte inferiore dello scapo, che appare spoglio nella parte mediana, con poche foglioline bratteiformi; brattee inferiori lunghe un po’ più del fiore. Infiorescenza molto più allungata, lunga circa da un terzo a metà del caule, che a questo livello presenta pelosità grigio-biancastra (più in basso è scarsamente peloso). Fiori spesso più colorati (toni rossastri); epichilo rossastro al centro, con callosità meno marcate e verrucose; ovario con scarsa peluria e pedicello allungato.

Protologo di Walter Rossi ed Erich Klein 1987
(Epipactis helleborine subsp. latina):

Protologo di Carlos Pau 1914
(Epipactis tremolsii)

Epipactis lucana

Caratteri essenziali distintivi rispetto a E. helleborine:
pianta di di media altezza (15-30 cm, eccezionalmente 80 cm), con la base dello scapo sfumata di violaceo, inguainata da 1-2 foglie molto piccole; il resto dello scapo e le foglie sono completamente verdi; 5-6 grandi foglie (la maggiore fino a 12 × 5 cm), da lanceolate a ovate a subrotonde, acute e a margini ondulati; brattee lanceolate, orizzontali, le inferiori più lunghe dei fiori (fino a 4 cm). Infiorescenza lassa con (5)8-20(35) fiori di taglia media, allogami. Tepali ovati, acuti e verdi; sepali 8-11 × 4-6,5 mm, petali subuguali (fino a 10 × 6,5 mm), più chiari, verde-biancastri, con linea mediana ben definita, a volte sfumati di rosa. Labello con giunzione ipo-epichilo a U allargata; ipochilo a coppa con poco nettare, da verdastro a bruno-rossastro all’interno; epichilo largamente triangolare (3-4 × 4,5-5 mm), bianco, a volte verdastro o sfumato di violetto, con 2 callosità basali prominenti, solitamente di colore violaceo scuro (una terza centrale è meno evidente); rostello sviluppato, viscidio funzionante, pollinii compatti, incoerenti a fine fioritura se non asportati prima; ovario fusiforme, verde scuro, con pedicello a base violacea

Protologo di Stefan Hertel, Helmut Presser e
Vito Antonio Romano 2016: