Epipactis neglecta

Pianta generalmente singola, alta 25-50 cm, scapo, foglie e brattee come in E. leptochila, ma di colore più decisamente verde (non tenue sul giallognolo). Infiorescenza allungata e sublassa, con fiori grandi, di solito aperti, autogami ma facoltativamente allogami (solo a inizio fioritura). Tepali come in E. leptochila, più spesso con sfumature rosee. Labello con giunzione ipo-epichilo solitamente molto stretta, con bordi longitudinali accostati che spesso originano una curiosa fessura longitudinale a forma di punto esclamativo; ipochilo ed epichilo come in E. leptochila, ma epichilo fortemente ripiegato all’indietro in modo asimmetrico. Altre lievi differenze da E. leptochila sono l’antera a volte sessile, il viscidio efficace ma per breve tempo, i pollinii più o meno coesi e il pedicello arcuato e verde, talvolta con sfumature rossastre. Numero cromosomico 2n = 36, 40.
Protologo di Horst Kümpel 1982
(Epipactis leptochila subsp. neglecta)


⬆︎ Tafel 1, ibi: 35.

Epipactis placentina

Portamento simile a quello di Epipactis muelleri, ma pianta sempre singola e mediamente di taglia minore (alta da 20 a 40 cm), con scapo robusto, arrossato e glabro in basso, verde e pubescente verso la sommità; 4-7 foglie a base guainante e più o meno alterne e spiralate, spesso quella in basso più piccola e ovata, la più alta bratteiforme, le altre ovato-lanceolate o lanceolate, acute, scanalate, a margine debolmente ondulato, finemente e irregolarmente papilloso-denticolate; brattee inferiori più lunghe del fiore, in alto mai più corte dell’ovario. Infiorescenza con meno fiori (fino a 30) piuttosto piccoli, da rosei a magenta, autogami ma mai cleistogami, profumati, penduli, a inizio antesi aperti, poi presto semichiusi, di breve durata. Tepali ovato-lanceolati e acuti, i sepali fino a 10 × 5 mm, verdastri verso la base e rosati o violacei verso il margine, i petali rosei-magenta su entrambe le facce, più chiari verso la base. Labello con giunzione ipo-epichilo piuttosto stretta; ipochilo emisferico, nettarifero, roseo all’esterno, magenta-porporino all’interno; epichilo triangolare, da roseo a roseo-violaceo, di solito piano o a margini lievemente rialzati, con apice acuto e in genere non ripiegato, con callosità a volte nette e verrucose; colonna, antera, clinandrio e viscidio come in E. muelleri; pollinii friabili, ovario clavato, a sezione subtriangolare, con lungo pedicello a base verde-giallastra, di rado lievemente arrossata.
Numero cromosomico: 2n = 38.
Protologo di Luciano Bongiorni e Paolo Grünanger 1993:

⬆︎ After L. Bongiorni e P. Grünanger, 1993: Epipactis placentina Bongiorni & Grünanger , spec. nova, a new species of E. muelleri-group from northern Italy. – Mitt. Bl. Arbeitskrs. Heim. Orch. Baden-Württ. 25 (4): 460-461.

Epipactis pontica

Descrizione riferita agli esemplari veneti:
pianta piccola, raramente alta più di 20 cm, di solito isolata o in coppia; scapo gracile, sottile, verde chiaro in basso, con densa pubescenza biancastra verso l’alto; 3-7 foglie verdi, ovato-lanceolate (4,5-8,5 × 1-2,5 cm), più o meno spiralate, erette o patenti, talvolta arcuate, a margini debolmente ondulati, in basso ridotte a squame guainanti; brattea inferiore poco più lunga del fiore (1,2-4 cm). Infiorescenza corta e lassa, di solito unilaterale, con 7-15 fiori piccoli, verdastri, autogami, poco aperti (a volte cleistogami), campanulati, suborizzontali o penduli. Tepali color verde chiaro, ovati e acuti; sepali lunghi 6,5-8 mm, petali appena più corti e più chiari. Labello esternamente bianco-verdastro, con giunzione ipo-epichilo a forma di U più o meno larga; ipochilo nettarifero, bruno-olivaceo sul fondo; epichilo cordiforme (2,3-3 × 3-4,2 cm), talvolta crenulato sul margine, con parte apicale ottusa, allargata e rivolta all’indietro e callosità basali poco sviluppate, verdastre (a volte brunastre); colonna biancastra; antera piuttosto corta e brevemente peduncolata; clinandrio e staminodi non molto sviluppati; viscidio presente ma inefficace; pollinii sfarinantesi sulla parte superiore dello stigma; ovario verde e costoluto, con pedicello breve a base a volte violacea. Numero cromosomico 2n = 40.
Protologo di Gerd Taubenheim 1975:


Epipactis rhodanensis

Pianta alta 15-50 (70) cm, spesso cespitosa, con scapo gracile, verde o verde-giallastro, densamente pubescente in alto; 4-7 foglie piccole (la maggiore 6 × 3,5 cm), a base guainante, ovate-lanceolate, spesso più corte degli internodi, di colore verde tenue, con bordi ondulati e microdenticolati; brattee inferiori più lunghe dei fiori e piuttosto larghe. Infiorescenza più o meno lassa e tendenzialmente unilaterale, portante da pochi a oltre 50 fiori assai piccoli, autogami, abitualmente aperti, da orizzontali a penduli. Sepali ovato-lanceolati (7-8 × 4 mm), verdastri, più chiari all’interno; petali simili, più chiari e sfumati di rosa. Labello con giunzione ipo-epichilo piuttosto larga; ipochilo a coppa profonda, olivaceo all’interno, nettarifero; epichilo cordato (3,5 × 4 mm), con apice piegato verso il basso, biancastro con sfumature rossastre, con callosità basali poco marcate; colonna tozza; antera robusta, peduncolata; clinandrio ben sviluppato; staminodi sviluppati, rostello allungato; viscidio presente ma inefficace, pollinii granulosi e friabili sullo stigma rettangolare o trapezoidale a bordi sporgenti; ovario fusiforme, pubescente, con pedicello lungo, arcuato, di solito violaceo.
Protologo di Alain Gévaudan & Karl Robatsch 1994:
Epipactis rhodanensis A. Gevaudan et K. Robatsch, spec. nova
Diagnosis: Herba erecta, (21)-50-(64) cm alta. Rhizoma aboreviatum, horizontale, radicibus carnosis numerosis, ad 20 cm in terram oblique diffundentibus, saepe unicaule, raro multicaule (2- 4). Caulis strictus, in parte inferiore purpureus, superne viridis, basi sparsim, apicem versus dense puberulus.
Folia inferiora 2-3, vaginantia; folia caulina 4 (5-6), ovata, ±horizontaliter patentia, viridia vel flavo-viridia, folium primum 3 em longum, 2 cm latum, secundum 5 cm longum, 3,5 cm latum, tertium 5,5 cm longum, 3 cm latum, quartum 5 cm longum, 2,5 cm latum; folia suprema 1 (2), lanceolata, 3,5 cm longa, 1,5 cm lata. Inflorenscentia laxa, secunda. Bracteae lanceolatae, inferiores 3 cm longae. Pedicelli tenues, sparsim puberuli.
Flores (6-)22(-37), parvi, autogami, saepe semiaperti, horzontaliter patentes vel nutantes.
Sepala externe viridia, interne albo-viridia, lateralia 7-8 mm longa, 4 mm lata, sepalum medium 6,5 mm longum, 4 mm latum. Petala externo roseo-viridia, interne roseo-suffusa, 6-6,5 mm longa, 4 mm lata.
Hypochilium intus viride-brunneum, nektariterum, valde verrucosum, profunde acetabuliforme. Epichilium late cordatum, valde denticulatum, 3,2 mm longum, 4 mm latum, paulo deflexum, basi amethystinum, apicem versus viride, callis binis planisque cum callo mediano anguste deposito. Coniunctio inter hypochilium e epichilium lata. Ovarium oblongum, puberulum. Stigma rectagonum, in parte inferiore marginibus rotundo-volvatis, in parte superiore valde productum de axin vergens. Rostellum glandula bene evoluta, prae anthesi non efficax. Clinandrium valde planum, carina valde evoluta, alta, bipartitum. Anthera apice obtuso, filamento brevi latoque. Staminodia 2, valde evoluta, marginem superiorem stigmatis superantes. Pollinia laxa, granulata. Capsulae oblongae. Apparatus pollinationis: prae anthesin amissione functione glandulae et pollinia in stigma decidentia. Gemmae autogamae.
Habitat: Gallia, Dpt. Rhone. In silvis humidis ad fluvium rhodanus proxime Lugdunum. Floret inter diamidian partem junii et initium julii.
Holotypus. Gallia, Lugdunum, 70 m.s.m., 25.6.1993, K. Robatsch; in herbario Kärntner Landesherbar (Au) conservatur.
⬆︎ Descriptio after Gévaudan & Robatsch 1994: Epipactis rhodanensis A. Gevaudan et K. Robatsch, spec. nova, eine neue Epipactis-Art aus Frankreich. in Italia e sua attuale distribuzione. – J. Eur. Orch. 26 (1): 103-104.

Differenze tra Epipactis bugacensis ed Epipactis rhodanensis

Epipactis robatschiana

Pianta singola, alta 25-40 cm, con scapo robusto e eretto, subglabro o poco pubescente in basso, densamente pubescente verso la sommità; verso la base con 2-3 foglie ridotte a guaine e le cauline intermedie (4-6) ovato-lanceolate o ellittiche (4-10 × 2-5 mm), rigide, le inferiori più arrotondate e ottuse, le superiori acute; brattee lanceolate, le inferiori più lunghe dei fiori. Infiorescenza ±densa, con (8)13-20(30) fiori bianco-roseo-giallastri, molto frequentemente penduli, raramente semiaperti, solitamente chiusi e autogami obbligati (cleistogami). Tepali ovato-lanceolati e acuti; sepali verdi-giallastri soprattutto all’esterno, 9-10 × 3-5 mm; petali 8-10 × 3,5-4,5 mm, verdastri con sfumature rosee verso l’apice. Labello con giunzione ipo-epichilo piuttosto stretta; ipochilo poco nettarifero (4,5-5 × 4-5 mm), roseo all’esterno, bruno-rossastro all’interno, con bordi violacei rivolti verso l’interno; epichilo cordiforme (2,5-3,5 × 3,5 mm), da bianco a roseo chiaro, con margini riflessi, ad apice non ripiegato, con callosità basali poco pronunciate; antera sessile, ottusa, ripiegata sullo stigma (suborizzontale); clinandrio appena abbozzato; viscidio assente o rudimentale; pollinii incorenti; ovario subclavato, brevemente pedicellato e a sezione circolare, munito di 3 nervature in rilievo alternate ad altre 3 meno evidenti. Numero cromosomico: 2n = 38.
Protologo di Giuseppina Bartolo, Saverio D’Emerico, Santa Pulvirenti, Maria Carmen Terrasi e Salvatore Stuto 2003:


⬆︎ Modif. by G. Bartolo, S. D’Emerico, S. Pulvirenti, M.C. Terrasi & S. Stuto (2003) Cytotaxonomical considerations on Epipactis robatschiana (Orchidaceae), new species from Calabria (S Italy), Caryologia, 56:4, 439-445, DOI: 10.1080/00087114.2003.10589356
From Taylor & Francis Online:
https://www.tandfonline.com/doi/epdf/10.1080/00087114.2003.10589356?needAccess=true

Epipactis sanguinea

Pianta di solito medio-piccola, alta (15)20-35 cm (ma a volte supera i 50 cm), con scapo e foglie interamente verdi, esile, eretto, densamente pubescente in alto e lievemente alla base; 2-5 foglie verdi, quella inferiore ridotta a una squama lungamente guainante, la maggiore largamente lanceolata (4-9 × 1,4-4,5 cm), le altre (strettamente) lanceolate; brattee lanceolate, le inferiori più lunghe dei fiori (fino a 4 cm). Infiorescenza lassa e piuttosto corta, con 8-20(35) fiori autogami di taglia media, ±penduli, subcampanulati e in genere piuttosto aperti. Tepali (strettamente) ovati e acuminati; sepali verdi, circa 10 × 4 mm; petali circa 8 × 4 mm, verdi-biancastri, con nervatura verde centrale e sfumature rosee verso i bordi. Labello con giunzione ipo-epichilo a U piuttosto larga, con colletto largo e piano; ipochilo (4 × 4 mm) nettarifero, esternamente verde, rosso-brunastro all’interno; epichilo largamente triangolare (3-4 × 3-4 mm), ad apice più o meno decisamente ripiegato all’indietro o verso il basso, bianco-verdastro e rosso-violaceo intenso nel terzo basale, talvolta fino alla metà, spesso irradiantesi verso il margine ben oltre le callosità basali ben pronunciate, convesse e rugose; clinandrio e rostello poco sviluppati; viscidio presente ma inefficace; antera brevemente peduncolata e spesso avvizzita alla fioritura; pollinii gonfi e friabili; stigma quadrangolare e lievemente incavato; ovario verde, allungato e sottile, glabro, con pedicello da verde a bronzeo.
Protologo di Stefan Hertel e Helmut Presser 2014:



Epipactis savelliana

Piante in genere solitarie (a volte in cespi di 2-3), alte fino a 30 cm, con scapo esile e sinuoso (a volte robusto e diritto), in basso violaceo con peluria rada, in alto verde chiaro e con peluria fitta; 3-5 foglie piccole, di color verde chiaro con base biancastra e bordi con dentellatura ialina molto sviluppata, che si estende anche sulle costolature; foglie inferiori orbicolari a base lungamente guainante, le intermedie ovato-lanceolate (2-7 × 1,4-3 cm), acute, verdi, orizzontali o dirette obliquamente verso l’alto; le 2 brattee inferiori grandi, allungate e rivolte in basso, brattee superiori con caratteristica incavatura a cucchiaio e parte apicale arcuata verso l’alto. Infiorescenza più o meno lassa, unilaterale, portante fino a 25 fiori di taglia medio-piccola, da suborizzontali a leggermente penduli, campanulati, di rado ben aperti (in quota spesso più aperti), autogami, a volte cleistogami. Tepali ovati, acuti, carenati, verde-giallastri, i sepali circa 8 × 3,5 mm, i petali circa 6 × 3,5 mm, talvolta lievemente sfumati di rosa. Labello con giunzione ipo-epichilo molto larga; ipochilo cupoliforme (4,2 × 4,2 mm), poco nettarifero, spesso a bordo lievemente svasato, verde-giallino all’esterno, bruno-rossastro all’interno; epichilo cordato (3,9 × 3,9 mm), spesso concavo, verde-giallastro con lievi callosità rosate e parte apicale acuta non ribattuta (in quota le sfumature rosee del labello sono più intense); clinandrio poco sviluppato, staminodi molto sviluppati, antera peduncolata lunga e stretta, pollinii pulverulenti, stigma trapezoidale, rostello e viscidio solitamente assenti; ovario leggermente pubescente, con pedicello verde chiaro.
Protologo di Luciano Bongiorni, Riccardo De Vivo e Silvana Fori 2007:



Epipactis thesaurensis

Pianta spesso cespitosa, alta fino a 60 cm, con scapo eretto, spesso flessuoso, glabro e rosa-violaceo in basso, verde chiaro e con fitta peluria verso la sommità; 4-7 foglie da lanceolate a ovate, la prima in basso piccola ed ellitica, le mediane 11-12,5 × 4,5-5,5 cm, orizzontali o obliquamente ascendenti, alterne, distiche o blandamente spiralate, a margini leggermente ondulati, verdi chiare e biancastre o roseo-violacee alla base, in basso lungamente guainanti, le superiori lunghe fino a superare talora l’infiorescenza; brattee inferiori molto lunghe (4,5-8,2 × 0,8-1,6 cm), variamente orientate. Infiorescenza densa, a volte più lassa, (sub)unilaterale, con 20-45 fiori grandi, essenzialmente autogami, penduli, di solito poco aperti o anche cleistogami. Tepali ovato-lanceolati, acuti, i sepali verdi-giallognoli (11-12 × 4-5 mm), i petali verdi-biancastri (9-11 × 3,5-4 mm) a volte sfumati di rosa. Labello con giunzione ipo-epichilo piuttosto stretta; ipochilo emisferico, rossastro all’interno, nettarifero; epichilo triangolare allungato (5-5,5 × 4,5-5 mm), da roseo intenso a porporino-violaceo, con apice appuntito di solito leggermente arcuato all’indietro e callosità mediamente pronunciate; colonna grigio-biancastra; antera sessile o lievemente peduncolata; clinandrio sviluppato; viscidio presente ma efficace soltanto per brevissimo tempo a inizio antesi; pollinii friabili presto disgregantesi sullo stigma trapezoidale e incavato; ovario scarsamente pubescente, con pedicello lungo 4-7 mm, verde-giallastro.
Protologo di Ennio Agrezzi, Massimino Ovatoli e
Luciano Bongiorni 2007:



Epipactis torqueta

Pianta di medio-piccole dimensioni, alta 10-35 cm, con scapo verde (di rado sfumato di violaceo alla base), dritto o leggermente flessuoso, lievemente pubescente in basso, più densamente in alto; foglie completamente verdi, la prima in basso piccola, suborbicolare e a base lungamente guainante, le superiori (3-4) da ovate a largamente lanceolate ((la più grande 4-7 × 2,5-3,5 cm), orizzontali con apici acuti rivolti verso il basso, a margini ondulati; brattee (strettamente) lanceolate, quella inferiore più lunga dei fiori. Infiorescenza lassa, con (5)8-20(25) fiori di taglia media, autogami, spesso non simmetrici nelle loro singole parti (soprattutto la colonna e le due parti del labello), che appaiono sghembe o anche appressate tra loro e contorte. Tepali verdastri, strettamente ovati e acuti; i sepali circa 10 × 4 mm, talvolta più scuri esternamente e spesso con bordi ondulati; i petali circa 8 × 4 mm, più chiari, verde-biancastri. Labello con giunzione ipo-epichilo a U molto larga, con un ampio colletto piatto; ipochilo emisferico (3 × 3 mm), profondo, con poco nettare, verdastro all’esterno e sui bordi, brunastro internamente; epichilo bianco-verdastro, largamente triangolare (3 × 3 mm), con apice acuto spesso piegato verso il basso e spesso a margini rialzati; callosità basali piuttosto piatte, da verdastre a bruno-violacee, quella centrale appena più grande; clinandrio poco sviluppato; rostello e viscidio assenti; pollinii sfarinantisi direttamente sullo stigma, da rettangolare a ovato e lievemente incavato; antera ristretta verso l’apice; ovario oblungo, verde chiaro, con costolature appena accennate.
Protologo di Stefan Hertel, Helmut Presser e Vito Antonio Romano 2019:



Epipactis umbrae

Molto simile a Epipactis neglecta, come riconosciuto dagli stessi descrittori che pure l’avevano inquadrata inizialmente come sottospecie di E. leptochila. Si caratterizza per lo scapo gracile e flessuoso, porporino nella parte inferiore, le foglie ovato-lanceolate che non raggiungono i 5 cm di lunghezza (meno della metà rispetto a E. leptochila e a E. neglecta, l’infiorescenza breve e pauciflora, con fiori piccoli e solitamente aperti, autogami (facoltativamente allogami). Tepali lanceolati, i sepali circa 10 × 4 mm, verdastri con bordi appena rosati, i petali fino circa 7 × 4 mm, soffusi di rosa. Labello roseo più o meno intensamente, ipochilo (4 × 4 mm) nettarifero, semigloboso e saccato, epichilo piccolo (5 × 4 mm), decisamente riflesso come in E. neglecta, ma più corto.
Protologo di K. Kreutz, A. Rossini, G. Quitadamo, A.Turco e P. Medagli 2014 (Epipactis leptochila subsp. umbrae):

Epipactis leptochila (godfery) godfery subsp. Umbrae (fam. Orchidaceae) nuovo taxon della Puglia | Kreutz | Thalassia Salentina
