Nigritella austriaca

Simile a Nigritella rhellicani, con questi caratteri distintivi: brattee glabre, quasi sempre non papillose (anche le inferiori); infiorescenza alta quasi quanto larga (rapporto altezza/larghezza 0,8-1,1), mai allungata come in N. rhellicani a fine fioritura, in apparenza ancora più densa perché i fiori sono più aperti, tendenti a sovrapporsi tra loro; fiori autogami, di colore rosso scuro fino a brunastro (ma non tendenti al nerastro), con apici dei tepali decisamente arcuato-ricurvi in fuori e all’indietro; labello più largo rispetto a N. rhellicani (lungo 7-10 mm), aperto, con margini talvolta leggermente ondulato-revoluti e con apice acuminato; sperone un po’ più corto e rigonfio, lungo 1-1,3 mm; entità tetraploide (numero cromosomico 2n = 80).

Protologo di Herwig Teppner ed Erich Klein 1990
(Nigritella nigra subsp. austriaca):

Nigritella buschmanniae

Simile a Nigritella miniata, anch’essa poliploide, ha scapo più robusto, specialmente sotto l’infiorescenza; foglie e brattee inferiori con evidente margine dentellato-papilloso biancastro; infiorescenza più corta, inizialmente emisferica, poi appena cupuliforme, arrotondata all’apice; fiori inferiori di un rosa più pallido, i superiori rosa-rossastri con sfumature violette; tepali più intensamente colorati ai margini e sugli apici, ottusi (i sepali laterali lunghi tra 5 e 8 mm), formanti un casco meno aperto; labello più largo (6-7,7 × 2,5-3,8 mm), aperto alla base, solo debolmente incurvato a sella, con metà basale subtubulosa, parte distale più brevemente acuminata; sperone globoso (1,5 × 1,5 mm). Entità pentaploide (numero cromosomico: 2n = 100) a riproduzione apomittica.

Protologo di Herwig Teppner e Thomas Ster 1996 :

Nigritella corneliana

Somiglia alla simpatrica Nigritella rhellicani, con questi caratteri distintivi:
foglie numerose (fino a 18) alla base del caule, lineari, erette, quelle sullo scapo bratteiformi; brattee lesiniformi, le inferiori più lunghe dei fiori e a margine dentellato-papilloso con dentelli (triangolari) che con la lente si rivelano meno marcati che in N. rhellicani;
– infiorescenza che tende ad allungarsi con lo sviluppo della fioritura (proporzione tra altezza e larghezza 1,1-1,4), inizialmente conica, poi ovoide;
– fiori più grandi rispetto a N. rhellicani e di colore rosa, gli inferiori più chiari fino a biancastri (come N. widderi): la pigmentazione si concentra specialmente all’apice e sui margini dei tepali, mentre la parte centrale tende a decolorarsi con l’invecchiamento;
 labello più grande rispetto a quello di N. rhellicani (6-10 × 3,5 mm), ristretto e insellato ad arco nel quarto basale, con margini tendenti a riunirsi in avanti a formare una parte tubulosa ristretta come in N. miniata tipica, ma anche più aperta come nella var. dolomitensis;
– sperone molto piccolo, subsferico (1 mm).
Numero cromosomico 2n = 40.

Dal protologo del basionimo di Gustave Beauverd 1926
(Nigritella nigra subsp. corneliana):

Ricombinazione di Peter Gölz und Hans R. Reinhard 1986

Nigritella perazzana

Entità vicina a N. miniata, che ricorda sia N. corneliana (che però è di areale molto lontano), sia N. lithopolitanica, entità slovena e austriaca non lontana dall’unico sito italiano sulle Prealpi Giulie, alla quale infatti fu assegnata all’inizio. Successivi approfondimenti dei Foelsche hanno portato alla convinzione che si tratti di una Nigritella autonoma e apomittica, derivata forse da speciazione poliploide. Le caratteristiche morfologiche sono comunque non facili da decifrare, rimandiamo al protologo ufficiale di Foelsche dal quale risultano somiglianze, oltre che con N. miniata, anche con N. rhellicani. Entità tetraploide (numero cromosomico 2n = 80). 

Protologo di Wolfram Foelsche 2024:

Nigritella miniata

Rispetto a N. rhellicani le foglie sono simili, e anche i tepali, mentre i caratteri distintivi, al solito non sempre ben definiti sul campo, sono: l’infiorescenza più allungata (proporzione tra altezza e larghezza 1,0-1,5), inizialmente conica, poi subovoide; i fiori di color rosso rubino, gli inferiori spesso più chiari; il labello un po’ più lungo (5,5-8,5 × 3,5-5,2 mm), insellato e ristretto nel quarto basale, con margini tendenti a riunirsi in avanti a formare una parte tubulosa ristretta (var. miniata) o più aperta (var. dolomitensis). Sperone a fauce più stretta, lungo 1-1,3(1,8) mm. Entità tetraploide (numero cromosomico 2n = 80), riproduzione apomittica preferenziale.

Basionimo di Heinrich Johann Nepomuk von Crantz 1769
(Orchis miniata):

Nigritella rhellicani

Pianta piccola, alta 8-20(30) cm, con scapo eretto, cilindrico, angoloso; numerose (7-11) foglie canalicolate con margine finemente seghettato-papilloso, le inferiori suberette intorno alla base del caule, le superiori bratteiformi e spesso con margini rossicci; brattee lesiniformi, a margini denticolati (specialmente verso l’apice, osservabili con la lente) formati da papille ialine poco più lunghe che larghe (0,05-0,1 mm); le brattee inferiori lunghe quanto i fiori, le superiori più corte e senza papille.
Infiorescenza densa, dapprima conica, poi ovoide-globosa, infine più allungata (rapporto altezza/larghezza 1,0-1,3), con fiori allogami profumati di vaniglia o cioccolato, di colore per lo più bruno-purpureo scuro o rosso-nerastro, a volte le infiorescenze sono variamente colorate (dall’arancio al rosa al giallastro e fino al bianco).
Sepali lanceolati (5-7,5 x 1-2,5 mm), acuti, divergenti; petali simili, appena più piccoli. Labello allungato (4,5-7 × 3-5 mm), subtriangolare, concavo, acuminato, con un restringimento non molto marcato spostato verso la base; sperone sacciforme ben più corto dell’ovario (1-1,6 mm).
Numero cromosomico: 2n = 40.

Protologo di Herwig Teppner e Erich Klein 1990:

Nigritella widderi

Tetraploide e apomittica, esattamente come N. miniata, rispetto alla quale si distingue per
infiorescenza più corta, da emisferica a ovoide (rapporto larghezza/altezza 1,0-1,1);
fiori rosati o roseo-pallidi, gli inferiori tendenti a scolorirsi fino a bianchi;
– sepali lanceolati (i laterali 6-9 × 1,3-2,5 mm), petali un po’ più piccoli (4,5-8 × 1,2-1,7 mm);
– labello poco più largo dei sepali (6-9 × 2,5-5 mm), a base piuttosto larga e panciuta, con un forte restringimento verso la metà, parte apicale allargata e acuta;
– ginostemio con piega del rostello nettamente sporgente se visto di lato;
– sperone piccolo e globoso, lungo fino a 1,3-1,8 mm.
Entità tetraploide (numero cromosomico: 2n = 80).

Protologo di Herwig Teppner ed Erich Klein 1985:

Anacamptis pyramidalis

Pianta slanciata, alta fino a 60 cm, con scapo flessuoso e verde come le foglie strettamente lanceolate, arcuate, suberette, le basali 8-25 × 0,7-2 cm, le cauline più corte, in alto bratteiformi; brattee con sfumature rossastre più o meno marcate, lanceolate, acute, lunghe come o poco più dell’ovario.
Infiorescenza densa con numerosi piccoli fiori da rosei a porporini, di forma conica a inizio antesi, poi ovoide e infine subcilindrica.
Tepali ovato-lanceolati, acuti e in genere rosati, il sepalo dorsale connivente con i petali a formare un casco lasso (lungo 3,5-6 mm), i sepali laterali distesi, diretti leggermente in avanti, lunghi 4-8 mm. Labello trilobato (raramente subintero) lungo 6-9 mm, con lobi subeguali, il mediano un po’ più stretto; base provvista di due lamelle longitudinali subparallele o leggermente divaricate; sperone filiforme lungo 10-15 mm, lievemente arcuato verso il basso; ginostemio corto, ottuso, con pollinii verdastri e con un unico retinacolo; ovario sessile.
Numero cromosomico: 2n = 36 (almeno nelle popolazioni italiane)

Protologo di Linneo 1753 (Orchis pyramidalis):

Protologo di Louis Claude Marie Richard 1817:

Anacamptis berica

Pianta simile ad Anacamptis pyramidalis, mediamente robusta ma di altezza inferiore (da 18 a 46 cm); 3-11 foglie basali, le cauline sempre più piccole salendo verso l’alto.
Infiorescenza conico-ovoidale-cilindrica, alta 44-58 mm, larga 32-42 mm, con fiori in minor numero (28-44) rispetto ad A. pyramidalis, ma mediamente più grandi, anche nelle singole parti fiorali; colore in genere più carico, dal rosa intenso al ciclamino fino al porpora.
Sepali lunghi 5,2-5,4 mm, larghi 1,9-2,2 mm; petali 5,8-6 x 2-2,3 mm. Labello lungo 5-7 mm, largo 7-9 mm, profondamente trilobato con alla base 2 lamelle più o meno divergenti; sperone più lungo dell’ovario (13-19 mm contro 10-16), filiforme, più o meno arcuato; ginostemio da roseo-biancastro a rosa.
Numero cromosomico 2n = 72.

Protologo di Daniele Doro 2020:

Gymnadenia conopsea

Pianta slanciata con scapo eretto, alto fino a 90(100) cm, verde chiaro; 3-10 foglie strettamente lanceolate (6-25 × 0,5-4 cm), carenato-canalicolate, le inferiori addensate e più grandi, le superiori progressivamente più corte e risalenti il caule senza raggiungere la spiga; brattee lanceolate, acuminate, verdi, talvolta con sfumature rosate, lunghe più o meno come l’ovario.
Infiorescenza cilindrica e allungata (da 7 a 25-30 cm), densa, con 20-80 fiori piccoli e di colore rosa più o meno intenso, a volte anche lilla o violacei, molto raramente bianchi), senza ornamentazioni su labello e tepali.
Sepali ovati-oblunghi, spesso ottusi, i laterali patenti, lunghi 4-7(10) mm, spesso con margini e apici revoluti, il dorsale connivente coi petali subuguali in un casco semiaperto. Labello poco più largo che lungo (circa 6-7 mm), leggermente convesso, concolore ai sepali ma spesso più chiaro o biancastro al centro, con seni abbastanza evidenti tra i lobi subuguali e arrotondati; sperone filiforme, più lungo dell’ovario (1,5-2 volte, da 10 a 20 mm), contenente poco nettare; capsule lunghe circa 2 volte il loro diametro. Numero cromosomico: 2n = 40.

Basionimo di Linneo 1753 (Orchis conopsea):