Liparis loeselii

Breve rizoma orizzontale con uno pseudobulbo visibile a livello del suolo, mentre il secondo pseudobulbo in formazione rimane sotterraneo; scapo verde-giallognolo, glabro, alto 8-20 cm, angoloso in alto; 2 foglie erette alla base del caule, ovato-lanceolate (2,5-11 × 1-2,5 cm), subcarnose, verdi e lucenti, canalicolate, ad apice ottuso e più o meno chiuso a cappuccio; brattee squamiformi.
Infiorescenza lassa e pauciflora, con 3-14 fiori piccoli, verdino-bianchicci o con sfumature giallognole, rivolti verso l’alto. Tepali su un piano orizzontale, tutti lineari a forma di tubi sottili a causa dei margini molto ripiegati (4-6 × 0,5-1 mm), i laterali subparalleli sotto il labello, i petali ancora più sottili. Labello ovato-allungato (7-10 × 4-5 mm), intero, ottuso, giallo-verdastro, longitudinalmente arcuato-ginocchiato e profondamente solcato, nettarifero (ma il ricorso all’autogamia è probabilmente frequente); sperone assente; ginostemio e ovario (lungo 6 mm) rivolti verso l’alto;  capsula ovato-cilindrica, eretta. Numero cromosomico: 2n = 26.

Protologo di Linneo 1753 (Ophrys loeselii):

Sistemazione tassonomica di
Louis Claude Marie Richard 1817:

Liparis kumokiri subsp. nemoralis

Caratteri distintivi da Liparis loeselii: si distingue per la taglia più robusta, le foglie più largamente ovate, più sottili e più morbide, lungamente picciolate, eretto-patenti e arcuate, con base più bruscamente ristretta nel picciolo e margine spesso ondulato, talvolta quasi increspato; inoltre per il labello canalicolato solo alla base e spianato nella parte distale, rivolto verso l’alto, e verso la metà bruscamente ginocchiato fino a dirigersi verso il basso; infine per i sepali laterali fortemente divergenti (non subparalleli e sistemati sotto il labello). Anche le sue esigenze ecologiche sono ben diverse, necessitando di una certa umidità ambientale, ma non nel suolo. 

Protologo di Giorgio Perazza et al. 2012
(Liparis loeselii subsp. nemoralis):


Hammarbya paludosa

Breve rizoma da obliquo a verticale, sovrastato da due pseudobulbi, l’inferiore (quello vecchio) avvolto da 2 squame verdi e immerso nel substrato sfagnoso, a 1-2 cm al di sotto di quello nuovo, posto all’esterno del substrato, avvolto da 2 foglie basali diseguali e sormontato da una terza foglia più grande, avvolgente la base del caule e rivolta obliquamente in alto, ovato-oblunga, scanalata (0,8-3 × 0,5-3 cm); caratteristici i minuscoli bulbilli posti sul margine all’apice delle foglie. Scapo verde chiaro, leggermente sinuoso, sottile, glabro, alto 7-15 cm; minuscole brattee lanceolate, verdi, di lunghezza subuguale all’ovario. Infiorescenza strettamente cilindrica, lunga fino a 9 cm, verde-giallognola, con 10-30 fiori minuscoli, verdi-giallognoli, traslucidi. Sepali ovato-lanceolati lunghi fino a 3 mm, i laterali rivolti verticalmente verso l’alto; petali fino a 2 mm, con apici acuti e ripiegati all’indietro a cintura. Labello rivolto in alto per la torsione di 360° del pedicello fiorale, concavo e acuto, lungo appena  1,5-2 mm (la metà dei sepali) e privo di sperone; ovario lungo fino a 4 mm e largo 1 mm; ginostemio breve di forma conica. Numero cromosomico: 2n = 28

Protologo di C.E. Otto Kuntze 1891:

Protologo di Linneo 1753 (Ophrys paludosa):

Epipogium aphyllum

Pianta micotrofica con rizoma coralliforme, carnoso e con bulbilli; scapo alto 5-20(30) cm, cavo e fragile, glabro, ialino, di color bianco-bruniccio con sfumature rosee e giallastre, un po’ arrossato in alto; privo di vere foglie, ridotte a una o due scaglie ialino-brunicce avvolgenti il fusto; brattee membranose, lineari, giallognole. Infiorescenza lassa con (1)2-5(8) fiori piuttosto grandi, peduncolati, penduli, non resupinat(labello rivolto in alto). Tepali giallastri-rosati, subuguali (lunghi  8-15 mm), lanceolati, arcuati e ricurvi longitudinalmente. Labello biancastro traslucido con sfumature violacee, carnosetto, ovato-triangolare (lungo 6-9 mm), con 4-6 creste roseo-porporine all’interno; ginostemio giallo lungo 4-7 mm con apice rigonfio, sperone grosso e corto (sacciforme), inclinato in avanti, sovrastante e parallelo al labello; ovario peduncolato, isodiametrico, angoloso con tre coste in rilievo.
Numero cromosomico: 2n = 68.

Propologo di Caroli Linnaei, 1753
Satyrium epipogium

Corallorhiza trifida

Rizoma coralliforme (carnoso-ramificato), orizzontale, da cui si sviluppano più scapi gracili, non elevati (in Italia di solito non più di 10-15 cm di altezza), eretti, glabri, giallo-verdognoli, privi di foglie verdi, ridotte a 1-2 squame lunghe fino a 5 cm, lungamente guainanti alla base e acute all’apice.
Infiorescenza lassa, mediamente con 4-10 fiori; brattee piccole, triangolari, lunghe 2 mm (appena 1/4 dell’ovario), giallognole; fiori piccoli, da suberetti a leggermente penduli. Tepali biancastri o giallo-verdastri, a volte con sfumature bruno-rossastre verso gli apici; sepali arcuato-patenti, acuti, lineari-lanceolati (4-6 × 1-2 mm), i laterali arcuati verso il basso ai fianchi del labello, del quale spesso sono più lunghi; petali subconniventi a cappuccio sotto il sepalo dorsale, ovati, simili ai sepali. Labello linguiforme (4-5,5 × 2,5-3 mm), ottuso, bianco, di solito con macchie rosso-scure verso la base, a margine leggermente ondulato, talvolta con 2 lobi basali appena accennati, percorso da un debole solco mediano e da due solchi laterali verso i bordi; sperone sacciforme appena abbozzato; ginostemio cilindrico, arcuato in avanti; ovario fusiforme con pedicello brevissimo, capsule fruttifere pendule, che permangono a lungo sulla pianta
Numero cromosomico: 2n = 42.

Protologo di Jean-Jacques Châtelain 1760:

Herminium monorchis

Tubercoli subsferici, uno solo più grosso al momento della fioritura; piantina giallo-verdognola, poco appariscente, spesso in gruppi. Breve scapo alto fino a 20-25 cm, che spunta da una coppia di foglie basali ovato-lanceolate, opposte, la maggiore lunga 3-7 × 1-2 cm, l’altra un po’ più piccola, entrambe con bordi rialzati e canalicolate; 1-2 foglie cauline bratteiformi; brattee lanceolate lunghe come l’ovario. Infiorescenza lassa, cilindrica, assai allungata (fin oltre la metà del fusto), con 10-40 fiori giallini, piccoli, orizzontali o leggermente penduli, profumati di miele.
Sepali verdastri, ovati-oblunghi (fino a 2-3 × 1-2 mm), ottusi; petali giallastri più lunghi dei sepali (3-4 mm), a base subtriloba, con lobo mediano dentiforme e 2 lobuli acuminati;.
Labello trilobo con divisioni lineari, lungo 3-4,5 mm, concolore ai petali, munito di fossetta nettarifera alla base, da cui si dipartono 2 piccoli lobi laterali stretti e divergenti, il mediano più allungato, fino a 3-5 mm; sperone assente, retinacoli distinti, borsicola rudimentale.
Numero cromosomico: 2n = 40.

Basionimo di Linneo 1753 (Ophrys monorchis):

Protologo di Robert Brown in W.T. Aiton 1813

Cypripedium calceolus

Rizoma orizzontale con fitte radichette assorbenti; pianta eretta e robusta, con scapo alto 20-60(70) cm; 3-5 foglie grandi, da ovate a ovato-lanceolate, la maggiore larga 4×9 cm, lunga 10×20 cm, sessili, ascendenti e leggermente arcuate, a base abbracciante e apice acuto, con nervature prominenti e coperte da peli corti; brattee fogliacee.
Infiorescenza pauciflora con 1-2(3) fiori molto grandi.
Sepali bruno-porporini lunghi fino a 6,5 cm, quello centrale ovato-lanceolato, eretto e arcuato in avanti, i laterali stretti e allungati, saldati insieme e diretti verso il basso dietro il labello; petali nastriformi (lunghi 4-6 cm), spesso ritorti, da orizzontali a discendenti. Grande labello giallo, rigonfio a forma di pantofola con bordo rivoltato verso l’interno; ginostemio con uno staminodio petaloide punteggiato di rosso, ricoprente 2 stami fertili, antera a coppa (polline oleoso) e stigma scutiforme; ovario brevemente pedicellato, ricurvo, tomentoso; capsula eretta.
Numero cromosomico: 2n = 20.

Protologo di Linneo 1753:

Dactylorhiza fuchsii

Pianta snella e slanciata, alta fino a 50(70) cm, con scapo pieno e sottile (raramente un po’ fistoloso); 5-11(15) foglie cauline (quasi) sempre maculate, concentrate nel terzo inferiore del fusto, suberette, arcuate, quella inferiore corta, ellittica, ottusa, quelle mediane oblungo-lanceolate (8- 21 × 2-5 cm), nella parte superiore decrescenti fino a bratteiformi; brattee lanceolate, più corte dei fiori. Infiorescenza densa e multiflora (fino a 50 fiori), allungata, dapprima conica, poi cilindrica; fiori medio-grandi, da biancastri a roseo-chiari a rosso-violacei soprattutto in altitudine. Sepali lanceolati, i laterali lunghi 6,5-10 mm, da eretti a patenti, internamente con macchie porporine, il dorsale connivente in casco con i petali. Labello sempre profondamente trilobato, 6-10 × 8-16 mm, con lobo mediano più lungo e più stretto rispetto ai laterali, ornato da linee e punti porporini, soprattutto intorno all’asse mediano (privo di ornamentazioni nella var. elcitoi); sperone piuttosto sottile e chiaro, subcilindrico, più o meno diritto, orizzontale o leggermente discendente, lungo circa come l’ovario (6-10 × 1,2-2,5 mm). Numero cromosomico: 2n = 40.

Protologo del basionimo di George Claridge Druce 1915 (Orchis fuchsii):

Dactylorhiza gervasiana

Caratteri distintivi rispetto a D. fuchsii: taglia ancora più imponente (fino a 90 cm di altezza); foglie 10-20 × 2-6 mm, brattee più lunghe dei fiori (specie le inferiori, che sporgono dalla spiga); infiorescenza molto più lunga (fino a 22 cm di altezza), fiori un po’ più grandi, soprattutto i sepali, lunghi 7-14 mm (a volte maculati), e il labello (7-11 × 8,5-16 mm); sperone grosso, subconico quasi sacciforme, più lungo dell’ovario (9-15 × 2-4,5 mm).

Protologo di Orchis gervasiana di Agostino Todaro 1842:

Dactylorhiza savogiensis

Pianta alta fino a 50 cm, con scapo pieno; 3-5 foglie lunghe fino a 15 cm, gradualmente decrescenti, lineari-lanceolate, debolmente carenate, maculate sulla pagina superiore, le superiori più piccole fino a bratteiformi; brattee lanceolate, di solito più corte dei fiori, talvolta appena più lunghe.
Infiorescenza prima conica, poi ovoide o subcilindrica, multiflora (fino a 35 fiori); fiori grandi, di colore rosso-violaceo spesso intenso.
Sepali laterali lanceolati (8-13,5 × 2,8-4,2), eretti o patenti, spesso con macchie sulla superficie interna, il dorsale connivente in casco lasso con i petali (simili e poco più piccoli). Labello piano o leggermente convesso, orbicolare (8-11,5 × 10-15 mm), più chiaro alla base, da subintero a trilobato con lobo centrale largo e poco profondo, più lungo rispetto ai laterali, talvolta dentiforme, ornato da linee e punti porporini molto marcati; sperone mediamente sottile, subcilindrico, incurvato verso il basso, lungo poco meno dell’ovario (7,5-13 × 1,7-3 mm). Specie tetraploide (numero cromosomico: 2n = 80).

Protologo di Daniel Tyteca e Jean-Louis Gathoye 1990: