Ophrys annae

Pianta piuttosto gracile, alta fino a 40 cm, infiorescenza lassa con 3-8 fiori medio-piccoli. Sepali ovato-lanceolati (8-14 × 4-7,5 mm), biancastri o rosati o verdastri, spesso con nervatura verde; petali triangolari (3-5,5 × 1-4 mm, circa 1/3 dei sepali), vellutati, spesso allargati verso la base, concolori ai sepali o con toni più intensi. Labello piccolo ma ampio (7-12 × 9-15 mm), subquadrato, piano o a volte convesso, bruno-rossiccio piuttosto scuro, con fitta e lunga pelosità marginale, con gibbosità corte e ottuse, spesso divergenti, verdastre all’interno; macula basale grande rispetto al labello, con disegno subquadrato, a volte a forma di X, abbastanza elaborato, grigio-bruno-rossastro e circondato da un bordo chiaro anche verdastro; campo basale e cavità stigmatica trasversa concolori al labello; apicolo molto voluminoso rispetto alle dimensioni del labello, di solito pluridentato. Impollinata dall’imenottero Osmia rufa (sin. O. bicornis).

Protologo di Jean Devillers-Terschuren
e Pierre Devillers 1992:

Ophrys appennina

Caratteri essenziali distintivi rispetto a Ophrys holosericea:
fiori mediamente più piccoli (taglia media); tepali sempre rosati di varia intensità, di dimensioni subuguali e forse un po’ più variabili (i sepali 10-15 × 4-8 mm, i petali 2,5-6,5 × 2-3,5 mm, da 1/3 a 1/2 dei sepali); labello proporzionato al tipo (9-14,5 × 12-17 mm), piano (non convesso), con gibbe appuntite rivolte verso l’esterno, lunghe 0,5-3 mm; macula in posizione basale, di solito semplice e non estesa, a forma di H grossolana, più chiara del resto del labello; grosso apicolo tri- o penta-dentato; cavità stigmatica ristretta alla basepseudo-occhi piccoli e verdastri.

Protologo di Rolando Romolini e Romieg Soca 2011:

Ophrys apulica

Caratteri distintivi rispetto a Ophrys holosericea:
ha i fiori più grandi fra tutte le  Holosericeae; tepali in tutte le tonalità del rosa, dal chiaro al rosso-violaceo scuro, di solito in tonalità uniforme; rispetto al tipo sepali più grandi (14-18,5 × 7-10 mm) e petali più lunghi (5,5-9 × 3-5 mm, da 1/3 a 1/2 dei sepali); labello molto grande (13-18 × 17-22 mm), convesso longitudinalmente e trasversalmente, con pelosità bruna diffusa, più scura al centro, più chiara (rossastra) nella parte sommitale, dove i bordi ribattuti si allargano e si rialzano; gibbosità basali evidenti e dirette in avanti (lunghe 1-4 mm); macula grande ma non troppo rispetto all’ampiezza del labello, dalla posizione basale estesa nella parte centrale,a forma di H grossolana, poco o abbastanza elaborata, concolore al labello e con bordi chiari; grosso apicolo da 1- a 7-dentato; cavità stigmatica scura, campo basale rossastro; pseudo-occhi nero-verdastri, brillanti. . Impollinata dall’ape Eucera rufa (= Synhalonia rufa). 

Protologo di Othmar Danesch ed Edeltraud Danesch 1970 (Ophrys fuciflora subsp. apulica):

Ophrys biancae

Pianta slanciata ma piccola (non supera i 25 cm di altezza), infiorescenza lassa con fiori piccoli. Sepali ovato-lanceolati (10-14 × 5-7 mm), da bianchi a rosati con sfumature verdastre; petali molto corti, triangolari (2-3 × 1,5-2,5 mm), ottusi e pubescenti, concolori ai sepali o giallastri. Labello piccolo ma ampio (8-12 × 10-15 mm), da subquadrato a trapezoidale, convesso, subconcavo lungo i margini, rosso mattone nella parte centrale e con fascia gialla submarginale piuttosto ampia, con pelosità marginale completa e gibbe poco rilevate, ma bene evidenti, pelosette anche sulla faccia interna; macula piccola e semplice, quadrangolare a forma di H, contornata da una linea biancastra; apicolo grosso ed eretto, triangolare o tridentato; ampio campo basale bruno e cavità stigmatica piccola e scura. Impollinata da Eucera euroa.

Protologo di Agostino Todaro 1842 (Arachnites biancae):

Ophrys brachyotus

Caratteri distintivi ricavabili dal protologo rispetto a Ophrys holosericea:
pianta slanciata, più alta di 40 cm, infiorescenza lassa con 3-11 fiori medio-piccoli; sepali da rosa a porporini (lunghi 9-12,5 mm), concolori ai petali corti (sub)triangolari lunghi 3-6 mm (poco più di 1/3 dei sepali); labello (sub)intero subquadrato-arrotondato, un po’ convesso e subgloboso (7-14 × 9-15 mm), bruno scuro con pelosità corta e densa; gibbe abbastanza evidenti, apicolo trasversale (corto e largo); macula basale poco elaborata e con orli chiari; campo basale ben delimitato, rossastro o nerastro, più scuro della cavità stigmatica bassa e larga. In ogni caso variabilità notevole (Osservazioni).

Protologo di Heinrich Gottlieb Ludwig Reichenbach 1830:

Ophrys calliantha

Pianta slanciata (può superare i 35-40 cm d’altezza) infiorescenza densa con 4-8 grandi fiori. Sepali ovato-oblunghi (13-18 × 5-7 mm), in genere rosati in varie tonalità, da quasi biancastri fino a violacei, molto raramente verdastri (a parte una lieve venatura centrale), il dorsale spesso ribattuto all’indietro; petali molto piccoli (1,5-3 × 1-3 mm, meno di 1/4 dei sepali), spesso auricolati, ottusi e di toni più intensi rispetto ai sepali. Labello ampiamente quadrangolare (10-15 × 12-16 mm),  rossastro mattone al centro e più bruno esternamente, specialmente nella metà medio-sommitale, senza bordi più chiari, lateralmente peloso, specie in prossimità delle gibbe, ridotte ma sempre presenti; macula allargata in posizione basale, con disegno variabile ma ± elaborato, delimitato da linee giallastre; apicolo grosso ed eretto, mono- o tridentato.

Sintesi del protologo di Giuseppina Bartolo
e Santa Pulvirenti 1997:

Ophrys candica

Pianta slanciata (alta fino a 40 cm), con 2-8 fiori medio-grandi. Sepali ovato-lanceolati (11,5-15 × 4,5-8,5 mm), rosati, a volte più intensi fino al violaceo o più chiari fino a biancastri; petali pubescenti, triangolari (2-4,5 × 1,5-3 mm), acuti, spesso auricolati, di solito concolori ai sepali, a volte con tonalità diverse alla base. Labello quadrangolare, sempre bruno-rossastro e convesso, tanto da apparire subgloboso (9,5-14 × 12-16 mm), con pelosità submarginale completa, talvolta attenuata nella metà distale; bordi che presentano spesso una sottile fascia gialla; gibbosità poco evidenti e di forma variabile, con pelosità esterna bruno-rossiccia, interna corta e gialla; macula grande, estesa al centro del labello, abbastanza semplice, orlata di giallastro, colore di fondo bruno con toni rossastri o violacei; apicolo grosso, rivolto in avanti e verso l’alto, tridentato o denticolato; campo basale piuttosto piccolo, da arancione a bruno-rossastro, delimitato da un bordo superiore brunastro e uno inferiore biancastro; cavità stigmatica stretta e bassa, bruno-rossiccia, spesso con una piccola macchia bianca a metà della distanza tra gli pseudo-occhi (questi sempre rotondi e nerastri). Gli insetti impollinatori osservati in Puglia sembrano Eucera ehippia ed E. clypeata (diversi da quelli delle popolazioni greche, E. hispana ed E. furfurea).

Protologo originario di Erich Nelson 1962
(Ophrys fuciflora subsp. candica):

Ophrys celiensis

Pianta slanciata, non molto alta (fino a 30 cm), con 3-6 fiori medio-grandi. Sepali ovato-lanceolati (11-15 × 5-8 mm), in genere rosati ma a volte con toni verdi o violacei; petali prima auricolati poi lungamente triangolari (fino a 3-6 × 2-4,5 mm), a colori più intensi rispetto ai sepali. Labello trapeziforme (9-15 × 11-18 mm), bruno-rossastro, leggermente convesso, con bordi rialzati nella parte sommitale; gibbe nulle o irrilevanti, macula estesa spesso elaborata fino a complessa; apicolo non molto grosso, non denticolato e traverso; campo basale rossastro, più chiaro del resto del labello. Impollinata da Eucera graeca

Protologo di Othmar e Edeltraud Danesch 1970
(Ophrys fuciflora subsp. celiensis):

Ophrys chestermanii

Pianta slanciata, di solito con 3-5 fiori grandi (abitualmente solo un paio in antesi insieme). Sepali ovato-oblunghi (10-18 × 5-8 mm), da rosei a biancastri con linea centrale verde; petali strettamente triangolari-lanceolati (4-6,5 × 1,5-3 mm), finemente ciliati ai margini, concolori ai sepali o verdastri-giallastri. Labello trapezoidale, molto ampio (12-18 × 15-23 mm), con pelosità submarginale completa, di colore bruno-rossiccio molto scuro, fino a nerastro nella parte centrale, con gibbosità moderate, coniche o arrotondate; macula basale piccola, con disegno semplice a forma di H, X o U, grigio-malva, spesso marginata da una linea chiara; apicolo grosso ed eretto, campo basale e cavità stigmatica molto scuri, concolori al centro del labello. Impollinata dal bombo Psithyrus vestalis, che è lo stesso di O. normanii  (sect. Tenthrediniferae). 

Protologo di Jeffrey James Wood 1982 (Ophrys holosericea subsp. chestermanii):

Ophrys cinnabarina

Caratteri essenziali e distintivi rispetto a Ophrys holosericea:
pianta robusta con 3-9 fiori grandi; sepali subuguali a quelli di O. appennina, petali più corti e triangolari (2,5-3,5 × 1,5-3,5 mm, lunghi circa 1/4 dei sepali); labello (sub)trapezoidale, talvolta vagamente subromboidale (12-17,5 × 13-19 mm), non convesso ma appena bombato al centro, con gibbe poco prominenti, rivolte in avanti; apicolo grosso, inserito in una profonda incisuramacula basale piuttosto semplice e non troppo estesa rispetto all’ampiezza del labello, ben delimitante un campo basale rosso vermiglio, ampio e allungato, più chiaro del centro del labello; cavità stigmatica bassa e scura, pseudo-occhi piccoli, grigio-verdastri a volte con cerchiatura giallina.

Protologo di Rolando Romolini e Romieg Soca 2011: