Ophrys grassoana

Caratteri essenziali distintivi rispetto a Ophrys sphegodes:
pianta alta fino 40 cm, con fiori di taglia medio-grande; tepali sempre verdi o verdastri, i sepali lunghi fino a 16 mm, i petali 3/4 dei sepali, strettamente oblunghi con bordi non o poco ondulati; labello subrotondo, ma a volte più convesso e perciò affusolato (14 × 8 mm), con bordi in genere non ribattuti; colore del labello e del campo basale più bruno-nerastro; macula a forma di H, ma di solito più grande ed elaborata; cavità stigmatica più larga che alta, pseudo-occhi voluminosi nerastri soffusi di verde.
Protologo di Antonia Cristaudo, Rosario Galesi, Richard Lorenz e Helmuth Zelesny 2010
(Ophrys sphegodes subsp. grassoana)


Ophrys gravinensis

Caratteri essenziali e distintivi rispetto a Ophrys sphegodes:
pianta piccola (alta fino a 25 mm), con 6-10 fiori medio-piccoli; sepali verde chiaro (7-9 × 2,5-4 mm), petali più scuri, lunghi circa 2/3 dei sepali (4-6,5 × 2-3 mm), con bordi ondulati; labello molto piccolo, ovato-arrotondato (6-8 × 7-9 mm), quasi piano e senza gibbe, bruno-rossastro, a volte più chiaro, con folta pelosità submarginale, raramente con bordo giallo; macula molto semplice (di solito 2 bande parallele verticali) e quasi concolore al labello, così come il campo basale (non ben delimitato); cavità stigmatica strozzata alla base, con forte contrasto tra il fondo e le pareti; pseudo-occhi globosi, verdastri bordati di chiaro; ginostemio ad angolo ottuso o retto rispetto al labello.
Protologo di Filippo D’Alonzo 2015:


Ophrys illyrica

Caratteri essenziali e distintivi rispetto a Ophrys sphegodes:
piante slanciata ma gracile (alta fino 40 cm), infiorescenza lassa con fiori piccoli e numerosi; tepali verdastri, largamente lanceolati, i sepali 9-12 × 4-6 mm, i petali lunghi circa 3/4 dei sepali (7-9 × 3-5 mm); labello molto piccolo (8-10,5 × 9-12 mm), pochissimo convesso e a bordi rialzati, dai colori brillanti, non gibboso; macula molto grande rispetto al labello, spesso a forma di H o di ∏, semplice o elaborata; cavità stigmatica piccola, stretta alla base, concolore al labello e al campo basale; apicolo ridottissimo; ginostemio inclinato ad angolo acuto sul labello. Impollinata da Andrena pandellei.
Protologo di Stefan e Kerstin Hertel 2002:


Ophrys incubacea

Pianta robusta e slanciata, alta fino 50 cm, con 3-8 fiori grandi. Sepali ovato-lanceolati (10-15,5 × 4-7,5 mm), color verde chiaro, talvolta con sfumature rossastre, più raramente rosei (var. dianensis); petali grandi (lunghi 2/3 dei sepali: 6-9,5 × 2,5-5 mm), ovato-oblunghi, verdi, ocracei o bruno-rossastri, più scuri dei sepali e di colore più intenso sui margini sempre ondulati. Labello grande, ovoide-orbicolare (13-14 × 10-14,5 mm), diretto obliquamente in avanti e in basso, bruno scuro o nerastro, di rado rossastro (var. septentrionalis), con bordi ribattuti e pelosità submarginale lunga, fitta, bruno-rossastra, sempre con gibbosità importanti, glabre all’interno e pelose all’esterno; campo basale dello stesso colore del labello; macula formata spesso da due bande parallele allungate, brillanti, grigio-violacee o bluastre, raramente a bordo chiaro; apicolo ridottissimo e spesso piegato all’indietro, inserito in un’incisura piccola ma evidente; cavità stigmatica molto stretta alla base, con forte contrasto delle pareti bianche e della macchia bianca sul fondo con il resto del labello scuro; pseudo-occhi piccoli, nerastri, cerchiati di bianco; logge polliniche spesso di colore rossastro all’esterno; ginostemio con rostro corto e acuto. Impollinata da Andrena morio.
Protologo di Giuseppe Bianca da Agostino Todaro 1842 (Arachnites incubacea):

https://www.google.it/books/edition/Orchideae_siculae_sive_enumeratio_Orchid/Y5MUAAAAYAAJ?hl=it&gbpv=1&dq=Agostino+todaro+florae+siculae&pg=PA75&printsec=frontcover

Ophrys ligustica

Caratteri distintivi rispetto a Ophrys incubacea: pianta di dimensioni minori (alta fino a 30 cm), tepali nolto simili, il labello più grande (fino a 18×20 mm) e se possibile più scuro, con gibbe ridotte o assenti e pelosità marginale abbondante e disordinata; apicolo ridotto ma abbastanza evidente, triangolare e rivolto in basso. Fioritura più tardiva.
Protologo di Rolando Romolini e Romieg Soca 2011:


Ophrys majellensis

Caratteri essenziali distintivi rispetto a Ophrys garganica, alla quale è molto simile: pianta in media ancora più alta (fin oltre 70 cm), con 3-7 fiori grandi e scuri; sepali simili (10 × 5 mm circa), petali grandi, ma un po’ più brevi (7 × 4 mm circa); labello più grande (lungo fino a 20 mm, la misura di 14×12 mm riportata nel protologo dei Daiss si riferisce probabilmente al labello non disteso), di solito subquadrato ma anche tondeggiante, allargato o subovato, bruno scuro ma a volte più chiaro e rossastro, con sottile bordo giallo; macula a volte un po’ più elaborata; pelosità submarginale meno evidente nella parte distale; campo basale più chiaro del centro del labello, cavità stigmatica con area centrale chiara e pareti biancastre. Impollinata da Andrena thoracica. Fioritura molto più tardiva.
Protologo di Helga ed Hermann Daiss 1996
(Ophrys sphegodes subsp. majellensis):


Ophrys maritima

Caratteri essenziali e distintivi rispetto a Ophrys sphegodes:
pianta piuttosto robusta, con fiori di taglia media; tepali come in O. classica, petali lunghi oltre i 2/3 dei sepali verdi-biancastri con sfumature più chiare; labello subovato (12×12 mm), convesso trasversalmente, gibbe nulle o quasi; macula molto variabile, a disegni semplici o complessi; apicolo ridottissimo; cavità stigmatica piccola, a base stretta; pseudo-occhi grandi e verdi; ginostemio molto inclinato sul labello (ad angolo acuto). Fioritura piuttosto precoce (marzo-aprile).
Protologo di Giuliano Pacifico e Romieg Soca 2011:


Ophrys massiliensis

Caratteri essenziali distintivi rispetto a Ophrys sphegodes:
pianta gracile, alta fino a 35 cm; infiorescenza con 3-10 fiori; tepali verdi, i sepali più chiari, a volte quasi biancastri, lunghi fino a 12 mm; petali stretti (2-3 mm) e lunghi circa 3/4 dei sepali, generalmente più scuri, fino a toni ocra o brunastri, con bordi ondulati; labello suborbicolare (10×12 mm, lungo più o meno come i sepali), piano o poco convesso, spesso con bordo giallo-rossastro, quasi sempre con gibbe basali pronunciate, spesso sottili e subacute; macula a forma di H più o meno estesa, a volte con ramificazioni; apicolo molto ridotto; fioritura più precoce. Impollinata da Andrena bicolor e A. nigroaenea.
Protologo di Julien Viglione ed Errol Véla 1999:


Ophrys metaurensis

Caratteri distintivi rispetto a Ophrys sphegodes:
pianta tozza ma robusta (alta fino a 20 cm), con 2-6 fiori piccoli; tepali verdi-giallastri a toni chiari, i sepali lunghi fino a 9 mm circa, i petali a volte appena più scuri, lunghi da metà a 2/3 dei sepali, con bordi non o poco ondulati; labello piccolo, ovato-arrotondato (6-8 × 5-7 mm), poco convesso e con gibbe appena accennate, brunastro, a volte con bordo giallo; macula molto semplice, bluastra (di solito a H o a ∏); apicolo appena accennato; campo basale non ben delimitato e quasi concolore al labello, a volte rosso-aranciato. Fioritura piuttosto tardiva, concentrata tra fine aprile e metà maggio.


Ophrys minipassionis

Caratteri essenziali e distintivi rispetto a Ophrys sphegodes:
pianta robusta, con fiori di taglia medio-piccola; sepali lunghi 7-11(13) mm, petali più scuri, lunghi circa 3/4 dei sepali (4-6,5 × 2-3 mm), con bordi ondulati; labello piccolo, arrotondato (5-10 × 6-12 mm), convesso, bruno scuro, con folta pelosità submarginale più chiara, solitamente senza gibbe; macula semplice, quasi concolore al labello, così come il campo basale; apicolo ridottissimo in una incisura piuttosto evidente; pseudo-occhi piccoli, verdi e scuri.
Protologo di Rolando Romolini e Romieg Soca 2011

