Ophrys molisana

Caratteri essenziali distintivi rispetto a Ophrys sphegodes:
pianta slanciata (alta fino a 50 cm), con 3-9 fiori di taglia media; sepali verdi-giallo-biancastri, 9-12 × 5-8 mm, petali lunghi 2/3 dei sepali (5-8 × 2,5-4 mm), concolori o un po’ più scuri, con bordi ondulati o appena increspati, a volte rossastri; labello subromboidale (8-12 × 9-13 mm), marrone più o meno scuro, con gibbe arrotondate o a volte quasi nulle, e sottile bordo glabro spesso giallo; macula semplice, grigio-bluastra, a forma più o meno di H; pelosità submarginale contenuta; campo basale più chiaro del centro del labello, bruno o verdastro come la cavità stigmatica arrotondata, con area chiara centrale e pseudo-occhi globosi, lucidi, verdastri o biancastri; apicolo ridotto e inserito in una profonda incisura.
Protologo di Pierre Delforge 2015:


Ophrys panormitana

Caratteri essenziali distintivi rispetto a Ophrys sphegodes:
pianta robusta, alta anche più di 40 cm, con 3-7 o più fiori medio-grandi; tepali di colore variabile, i sepali (10-15 × 5-8 mm) da roseo chiari a rosa intenso o verde-biancastri o anche verde vivo, con nervatura centrale verde (nella var. praecox di solito bianco-verdastri); petali lunghi poco più di 2/3 dei sepali (7-11 × 2-4 mm), glabri con bordi un po’ ondulati, di toni più intensi rispetto ai sepali (nella var. praecox di solito bianco-rosati o giallastri); labello allargato e arrotondato (11-15 × 10-18 mm), da subovato a suborbicolare a subquadrangolare, un po’ convesso, subintero o subtrilobo, con gibbe poco evidenti (a volte di più nella var. praecox, in caso di labello più nettamente trilobo) e apicolo ridotto ma evidente, in una profonda incisione del bordo apicale; labello da bruno scuro a marrone-rossastro, con pelosità submarginale densa e più chiara, a volte giallastra all’estremità; macula in posizione basale, lucida e semplice, di solito a forma di H rossastra o bluastra, spesso bordata da una linea bianca o grigia; cavità stigmatica concolore col centro del labello centrale, come il campo basale (più chiaro nella var. praecox); pseudo-occhi grigi o verdastri (più verdi nella var. praecox). Impollinata soprattutto da Andrena thoracica.
Protologo di Agostino Todaro 1842
(Arachnites fuciflora var. panormitana):

https://books.google.it/books?id=Y5MUAAAAYAAJ&pg=PA66&hl=it&source=gbs_toc_r&cad=4#v=onepage&q=fuciflora&f=false

Protologo di Bruno Corrias 1983 della var. praecox (Ophrys sphegodes subsp. praecox):


Ophrys provincialis

Caratteri essenziali distintivi rispetto a Ophrys sphegodes:
pianta robusta, alta fino a 40 cm, con4-8(10) fiori medio-grandi; sepali sempre di colore verde chiaro (10-13 × 4-6 mm); petali più piccoli (6-8 × 2,5-4 mm), glabri o appena vellutati, con bordi di solito ondulati, verdi a tonalità olivastre; labello convesso e tondeggiante (10-13,5 ×12-17 mm),, da bruno scuro a rossastro, con pelosità marginale violacea, a volte con sottile bordo giallastro; gibbosità poco marcate o assenti; macula estesa, di solito a forma di H o X, rossastra o bluastra, spesso bordata da una linea bianca; campo basale rosso vivo, che risalta rispetto al resto del labello; pseudo-occhi scuri bordati di bianco, spesso collegati da due linee trasversali bianche; apicolo ridotto ma visibile, triangolare e discendente. Impollinatori osservati in Provenza: Anthophora atriceps e Colletes cunicularius.
Protologo di Helmut Baumann e Siegfried Künkele 1988
(Ophrys sphegodes subsp. provincialis):


Ophrys pseudoatrata

Caratteri essenziali distintivi rispetto a Ophrys garganica:
pianta molto più piccola (alta fino a 20 cm), con 2-8 fiori di taglia media. Tepali ±uguali come colori e dimensioni (sepali 8-13 × 2,5-5 mm, petali 5-8 × 3-4,5 mm); labello un po’ più piccolo (9-12 × 10-14 mm), da orbicolare a cordiforme un po’ convesso e globoso, da rossastro a nerastro, senza gibbe; macula grande a forma di H o di Π, a volte più elaborata; campo basale scuro come la cavità stigmatica, questa di solito senza area chiara al centro e con pareti biancastre; pseudo-occhi grandi, neri e lucenti. Fioritura tardiva.
Protologo di Stefan Hertel e Helmut Presser 2006:


Ophrys incantata

Caratteri essenziali distintivi rispetto a Ophrys exaltata:
pianta di taglia ridotta (fino a 30 cm), con fiori piccoli disposti perpendicolarmente allo scapo; sepali verdi-biancastri lunghi 7-10 mm, petali lunghi quasi come i sepali (6-8 × 2-3,5 mm) e di toni più scuri; labello piccolo (6,5-9,5 × 7-10,5 mm), subintero, da ovato a orbicolare, bombato al centro, gibbe appena accennate o nulle, largo margine giallo o castano; macula elaborata, vagamente a forma di H ma ramificata anche fino intorno alla cavità stigmatica, piccola e concolore al labello come il campo basale; ginostemio ad angolo molto acuto col labello.
Protologo di Pierre Devillers e Jeanne Devillers-Terschuren 2004:


Ophrys sipontensis

Caratteri distintivi rispetto a Ophrys incubacea: 3-15 fiori un po’ più grandi. Tepali di solito a colori vivaci (molto spesso rosei o rossi, talvolta bianchi, mai verdi), di taglia come in O. incubacea (10-15 × 4-7,5 mm), il dorsale un po’ più piccolo dei laterali; petali più grandi (7-13 × 3-7 mm). Labello subovato-subromboidale (10-15 ×1 0-17 mm,, ma lungo fino a 20 mm nella var. murgiana), a base squadrata con gibbosità appena accennate (più evidenti nella var. murgiana), bruno-porporino scuro, pelosità marginale fitta; macula grande, di solito blu, a forma di H grossolana; campo basale piccolo, concolore al labello, cavità stigmatica nerastra, pseudo-occhi blu. Impollinatore osservato Xylocopa iris.
Descrizione di Richard Lorenz e Christian Gembardt 1987:

⬆︎ After Lorenz R. & Gembardt C., 1987: Die Orchideenflora des Gargano (Italien). – Mitt. Bl. Arbeitskrs. Heim. Orch. 19 (3): 474-475.

Protologo di Nicola Cillo, Piero Medagli e Angelo Margherita
di Ophrys murgiana 2009:


Ophrys splendida

Caratteri distintivi rispetto a Ophrys sphegodes: pianta robusta, fino a 30 cm di altezza; infiorescenza con 4-6 fiori medio-piccoli. Sepali quasi mai verdi, ma bianchi. rosei o porporini con nervatura mediana verde (10-15 × 5-8 mm); petali di vari colori bitonali (6-10 × 3-5 mm), di solito con parte centrale chiara e bordi più scuri. Labello intero, convesso, ovato-arrotondato (9,5-12 × 10-14 mm), pelosità submarginale bruno-marrone da scura a ocracea-rossastra, spesso con ampio bordo giallo-verdastro; macula di solito formata da due bande allungate, spesso unite trasversalmente a forma di H irregolare, orlata di bianco; cavità stigmatica con piccola area centrale verdastra; gibbosità, apicolo, pseudo-occhi come in O. provincialis. Impollinata da Andrena squalida (sin. A. vilipes). Fioritura concentrata in aprile.
Protologo di Peter Gölz e Hans R. Reinhard 1980:


Ophrys tarquinia

Caratteri essenziali e distintivi rispetto a Ophrys sphegodes:
pianta piuttosto robusta, con fiori medio-grandi; sepali verde-giallo-biancastri lunghi fino a 15 mm, petali molto allungati (8,5-12,5 × 2,5-4 mm, lunghi 4/5 dei sepali), più scuri soprattutto lungo i bordi ondulati-increspati; il labello ovoide, intero (a volte appena subtrilobo), appare allungato per la forte convessità (11-16 × 10-17 mm), solitamente senza gibbe e con larga fascia pelosa submarginale densa e irta, bruno-rossastra e più chiara verso il bordo; macula grande in posizione medio-basale, con disegno spesso elaborato e orlato di bianco; campo basale concolore al labello, cavità stigmatica piccola, stretta alla base; pseudo-occhi grandi, lucidi, spesso cerchiati, posizionati sull’orlo verso le pareti interne della cavità; ginostemio molto inclinato sul labello, ad angolo acuto con questo. Impollinata da Andrena tibialis.
Protologo di Pierre Delforge 2000:


Ophrys crabronifera

Pianta robusta e slanciata, alta fino a 70 cm, con 3-10 fiori grandi; brattee più lunghe dell’ovario. Tepali da biancastri a rosei fino a rosso-violacei, raramente verdastri, di solito con linea mediana verde, i sepali 12-17 × 6-8,5 mm, distesi o un po’ inclinati all’indietro, i petali lunghi circa 2/3 dei sepali (4-10 × 2,5-4,5 mm), subtriangolari o a margini subparalleli, ad apice arrotondato e bordi non ondulati, vellutati, raramente auricolati. Labello grande (11-15 × 13-19 mm), convesso, subgloboso-subovoide, gibbosità basali solitamente assenti, spesso con parte basale verdastra o aranciata e parti laterali e distale rosso-brunastre più scure; pelosità submarginale ampia, fitta, bruno-rossastra più o meno chiara; macula semplice, a volte poco visibile, a forma di U rovesciata o divisa in due parti separate talvolta ridotte a due gocce o losanghe, lucida e piccola, in posizione centrale o anche spostata verso l’apice; apicolo evidente ma non molto grande rispetto al labello, giallo-verdastro, da triangolare a tridentato, rivolto in basso o in avanti; ginostemio a rostro allungato, formante un angolo ottuso col labello; campo basale spesso non delimitato, un po’ più chiaro o concolore alla parte basale del labello; cavità stigmatica bassa e larga, a forma di campana, spesso con pareti laterali leggermente divergenti; pseudo-occhi poco marcati, verdastri. Impollinata da Anthophora plumipes.
Protologo di Ernesto Mauri 1820:

https://www.biodiversitylibrary.org/item/208793#page/46/mode/1up

Ophrys biscutella

Caratteri essenziali distintivi da Ophrys crabronifera:
pianta robusta ma di taglia più piccola (raramente più alta di 30 cm); tepali piuttosto simili, soprattutto per i colori (misure riportate: sepali 13-18 × 6-9 mm, petali 6-11 × 2-4,5 mm); labello un po’ più grande (12-15 × 15-20 mm), suborbicolare ma in apparenza subtrapezoidale per le spalle basali più squadrate, tendenzialmente più scuro(da bruno-rossastro a nerastro); macula in posizione centrale, spesso ridotta a due losanghe trasversali, talvolta unite a forma di occhiale o di mezza H, talvolta con un ocello centrale; campo basale non sempre ben delimitato dalla macula; apicolo un po’ più ridotto, di solito rivolto in basso; cavità stigmatica a base molto stretta, pseudo-occhi ben marcati, spesso nerastri. È impollinata da Anthophora retusa.
Protologo di Othmar ed Edeltraud Danesch 1970

