Epipactis greuteri

Pianta singola o cespitosa, alta 20-65 cm, con scapo robusto, a volte violaceo alla base, verde chiaro e pubescente in alto; 4-8 foglie di color verde chiaro, le inferiori (1-3) più piccole, corte (2-3 cm) e tondeggianti, le intermedie (largamente) lanceolate (5-8 × 2-3 cm), quelle superiori da strettamente lanceolate fino a bratteiformi; brattee inferiori ben più lunghe dei fiori, lunghe 4-5 cm. Infiorescenza allungata, piuttosto lassa, portante 4-35 fiori autogami di medie dimensioni, di solito penduli, da verdi a olivastri, più o meno aperti fino a campanulati. Sepali di color verde chiaro, ovato-lanceolati (9-12 × 4-5 mm), acuti; petali subuguali, verdi-biancastri, talvolta con lievi sfumature rosate verso il margine. Labello lungo 7-9 mm, con giunzione ipo-epichilo piuttosto larga; ipochilo nettarifero, lucente e verde-olivaceo all’interno; epichilo generamente biancastro, talvolta con sfumature rosee, più largo che lungo (3-4 × 4-5 mm), cordato, a margini ondulati e apice lievemente rivolto all’indietro; callosità poco marcate, biancastre, verdi o brunastre, di rado sfumate di rosa; colonna biancastra; antera allungata, non o lievemente peduncolata; clinandrio poco sviluppato; staminodi sviluppati; viscidio assente o inefficace; pollinii friabili disgregantesi sullo stigma rettangolare e incavato; ovario piriforme con pedicello verdastro, arcuato e molto lungo.

Protologo di Helmut Baumann e Siegfried Künkele 1981:

Epipactis minipurpurata

Pianta alta da (10)25 a 35(45) cm, con scapo eretto, a volte leggermente flessuoso, violaceo e glabro alla base, verde pallido e a pubescenza biancastra in alto. In basso 1-2 foglie orbicolari a base lungamente guainante e (2)3-4(5) cauline, da lanceolate a strettamente ovate (la più grande 5-7 × 1,6-2,5 cm), acute, verdi (le inferiori a sfumature violacee), da orizzontali e suberette, con estremità arcuate verso il basso (le mediane quasi falciformi), generalmente scanalate, con bordi leggermente ondulati; foglia superiore bratteiforme e (strettamente) lanceolata, di solito molto lunga (3,5-9 × 0,5-1 cm); brattee inferiori più lunghe dei fiori (fino 5 cm). Infiorescenza lassa, raramente con più di 20 fiori di media taglia, da orizzontali a penduli, generalmente bene aperti e autogami. Tepali strettamente ovati e acuti, sepali 8-12 × 4-5 mm, da biancastri a verdi, a venature e bordi a volte bruni all’esterno, i petali 8-9 × 3-5 mm, da biancastri a verdi, più scuri al centro, a volte rosei con vena centrale verde. Labello con giunzione ipo-epichilo piuttosto larga; ipochilo emisferico (3,5-5 × 3-4 mm), poco nettarifero, biancastro all’esterno e rosso-brunastro internamente; epichilo bianco, più largamente ovato dell’ipochilo (3-4 × 3,5-5 mm), con margini rialzati e breve apice ripiegato verso il basso; callosità cordiforme, poco sviluppata ma bene evidente per il loro colore rosa. Clinandrio e rostello ben sviluppati, viscidio presente a inizio antesi ma presto inefficace; stigma da rettangolare a ovato; antera subsessile; pollinii sfarinanti già al momento dell’apertura del fiore; ovario verde-olivastro chiaro, lungo 6-9 mm, con nervature più scure, quasi glabro, con pedicello violaceo. 

Protologo di Stefan Hertel e Helmut Presser 2021: 



			

Epipactis hygrophila

Pianta di taglia medio-grande, alta 15-65 cm, con scapo glabro eretto o leggermente sinuoso, verde spesso con macchie violacee alla base; foglie verdi, le 1-2 inferiori guainanti, le altre (2)3-4 normalmente ovate (5 × 2,5-4 cm), acute e con bordi non ondulati o quasi; una sola brattea evidente (5 × 1,8 cm), quelle fiorali lunghe come i fiori, solo quella del fiore inferiore più lunga (fino a 5,5 cm). Infiorescenza lassa con 5-20 fiori autogami, piccoli, di color verde chiaro. Sepali strettamente ovati (9-10 × 4 mm); petali simili e leggermente più chiari (8-9 × 4 mm). Labello piccolo con giunzione ipo-epichilo a U più o meno larga, con ampio colletto; ipochilo a coppa (3 × 3,5 mm), poco nettarifero, fuori rossastro-olivastro, bruno-verdastro all’interno; epichilo largamente triangolare (4 × 4,5 mm), bianco-verdastro, con callosità importanti e di colore più intenso, quella centrale appena ridotta a una linea; clinandrio e rostello sviluppati; viscidio inefficace; pollinii friabili già all’apertura del fiore; stigma da ovato a rettangolare, appena incavato; ovario e pedicello subglabri, di colore verde tenue.

Protologo di Stefan Hertel 2019:

Epipactis ioessa

Pianta piccola (alta fino a 20-25 cm), con scapo esile, da roseo-purpureo a oliva-violaceo, glabro alla base e pubescente verso l’alto; 2-3(4) foglie piccole (le mediane 3,5 × 2,2 cm), distiche, piane, da ovate a ovato-lanceolate, acute, di colore verde intenso, con venature purpuree; brattee piuttosto larghe, ovato-allungate, acute, le prime in basso poco più lunghe dell’ovario. Infiorescenza lassa con 2-10 fiori piccoli e autogami, subunilaterali, penduli, campanulati, piuttosto aperti. Sepali 9 × 4 mm, carenati, all’esterno verdi con sfumature porporine e nervature più scure, verdi chiari all’interno; petali 6 × 3 mm, verde-biancastri, spesso rosati verso la base. Labello con giunzione ipo-epichilo molto larga, a U corta; ipochilo 4 × 4 mm, nettarifero, bruno rossastro all’interno; epichilo 4 × 4,5 mm, cordiforme, piano o a margini leggermente rialzati, biancastro con callosità basali solcate a costolature roseo-porporine piuttosto scure, talvolta ad apice lievemente rivolto all’indietro; colonna tozza, antera brevemente peduncolata, stretta e allungata; clinandrio appena abbozzato o assente, nessun viscidio; pollinii friabili (spesso già nel boccio); stigma trapezoidale; ovario verde-olivastro con costolature porporine scure; pedicello corto, rosso-purpureo.

Protologo di Luciano Bongiorni, Riccardo De Vivo, Silvana Fori e Rolando Romolini 2007:

Epipactis leptochila

Pianta alta 20-60(80) cm, di solito singola, a volte anche in cespi, con scapo robusto, eretto o flessuoso, roseo e glabro alla base, verde e pubescente in alto; 3-8 foglie verdi chiare con area basale bianco-giallognola, ovate in basso, le intermedie ovato-lanceolate ((5-11 × 2,5-5 cm), e di solito patenti o leggermente pendule, in alto fino a lanceolate e suberette, acute, più lunghe degli internodi; brattee inferiori molto lunghe (fino a 8 cm), da patenti a leggermente pendule. Infiorescenza allungata, da densa a lassa, con 5-35 grandi fiori autogami, orizzontali o penduli, di solito ben aperti a inizio antesi poi più o meno rapidamente tendenti a richiudersi parzialmente. Tepali con caratteristici apici leggermente riflessi; sepali carenati, lunghi 10-15 mm, verdi più o meno chiari, spesso a tonalità giallognole, da acuti ad acuminati; petali lunghi 8-11 mm, biancastri talvolta con sfumature rosee. Labello con giunzione ipo-epichilo più o meno larga; ipochilo cupoliforme, nettarifero, bruno-rossastro all’interno; epichilo più lungo che largo (4-7 × 3-5 mm), di solito strettamente cordato, pendulo, verde-giallastro, disteso, con apice acuto-acuminato, non ribattuto, spesso a bordi appena rialzati e callosità basali cordate poco evidenti e macchiate di rosa; colonna robusta; antera stretta, allungata e peduncolata; clinandrio più o meno sviluppato; staminodi sviluppati; viscidio talvolta presente ma inefficace; pollinii friabili, che si sfarinano presto sullo stigma incavato, con bordi inferiori prominenti e foggiati a V; ovario piriforme, leggermente pubescente, con pedicello verde-giallognolo. Numero cromosomico: 2n = 36, 40.

Protologo di M. John Godfery 1919
(Epipactis viridiflora var. leptochila):

Ricombinazione di M. John Godfery 1921:

Epipactis majellensis

Pianta piccola, alta da (10)14 fino a 20(28) cm, a scapo verde e sottile, dritto o leggermente sinuoso, lievemente pubescente alla base, più densamente in alto; foglie verdi, prima foglia in basso di solito piccola e a base lungamente guainante, le altre (2-4) da lanceolate a subovate (la più grande 5-6 × 1,5-2,5 cm), tendenzialmente distiche, acute e con bordi quasi diritti, orizzontali e ad apice ricadente; brattee lanceolate, orizzontali, anche le inferiori più corte dei fiori (fino a 4 cm). Infiorescenza lassa e pauciflora, in genere unilaterale, con (2)4-6(14) fiori piccoli, verdastri, autogami e spesso cleistogami (difficile osservarli aperti), raramente campanulati, semiaperti, orizzontali o penduli. Tepali ovati e acuti; sepali 7-8 × 1,7 mm, di color verde chiaro con base giallognola, allargata nei sepali laterali, il mediano assottigliato verso l’apice; petali giallo-verdini pallidi, a volte sfumati di rosa alla base. Labello con giunzione ipo-epichilo stretta, a forma di toppa di serratura con ampio colletto restringentesi verso la base dell’ipochilo; ipochilo ovato-oblungo (3-4 × 2,5 mm), senza nettare, profondo con bordi alti, biancastro all’esterno, internamente bruno chiaro; epichilo triangolare (2,5 × 2,5 mm), con apice curvato in basso, bianco con sfumature rosee e con callosità poco pronunciate; clinandrio e rostello sviluppati; viscidio piccolo, presente a inizio fioritura ma inefficace; pollinii compatti solo a inizio antesi, ma presto incoerenti; antera sessile o brevemente peduncolata; ovario glabro, verde scuro, costoluto, con pedicello verdastro, violaceo o bronzeo. Frequenti nelle popolazioni esemplari sterili.

Protologo di Helmut Presser e Stefan Hertel 2019:

Epipactis maricae

Pianta in genere di piccole o medie dimensioni, ma a volte alta fino a 30(40) cm, con scapo eretto, robusto, verde, raramente rosato alla base, glabro in basso, con corta e rada peluria verso la sommità; prima foglia in basso ridotta con base lungamente guainante, le intermedie (2-3) strettamente ovate (2,5-5,5 × 1,8-3 cm), acute, piane, suborizzontali, quella in alto bratteiforme; prima brattea in basso larga e simile alle foglie, le altre più strette e gradualmente decrescenti. Infiorescenza piuttosto densa, unilaterale, portante fino a 25 fiori di medie dimensioni, autogami, a inizio fioritura bene aperti, poi chiusi o socchiusi. Sepali rivolti in avanti e in basso, ovato-lanceolati (8,5-9 × 4-4,5 mm), acuti, color verde chiaro, di rado con sfumature rosee; petali subuguali, verdi-giallognoli all’esterno, all’interno verde-biancastri, talvolta sfumati di rosa. Labello con giunzione ipo-epichilo a V mediamente larga; ipochilo a coppa svasata (3,5-4 × 4,5 mm), nettarifero, all’esterno verde-biancastro, brunastro all’interno; epichilo cordato (3,5-4 × 4-4,5 mm), bianco-verdastro, spesso sfumato di rosa verso i margini crenulati, con apice ribattuto; callosità basali evidenti, separate da una crestina di solito sfumata di bruno; colonna larga e tozza; antera allungata e brevemente peduncolata; clinandrio sviluppato, con carena centrale; viscidio presente ma inefficace; pollinii friabili sullo stigma rettangolare e incavato; staminodi triangolari e appressati; ovario e pedicello verde-giallognoli a peluria rada, con base lievemente sfumata di rosa.

Protologo di Antonio Croce, Luciano Bongiorni, Riccardo De Vivo e Silvana Fori 2011
(Epipactis nordeniorum subsp. maricae):

Epipactis muelleri

Pianta in genere singola o in coppia, alta fino a 60(70) cm, con scapo gracile e flessuoso, in basso quasi glabro e verde-giallo-violaceo, verde-grigiastro e pubescente in alto; 5-10 foglie a margini ondulati, di colore verde carico o anche verde-giallastro, le mediane ovato-lanceolate o lanceolate (5-10 × 2-4 cm), le altre lanceolate, le superiori bratteiformi, spesso distiche e carenate, obliquamente ascendenti e di solito arcuate, più lunghe degli internodi; brattea inferiore più lunga dei fiori (fino 4,5 cm), quelle superiori decrescenti. Infiorescenza sublassa, subunilaterale, con 4-40 fiori autogami di media grandezza, verde-giallo-biancastri, penduli e spesso campanulati e di solito non molto aperti. Tepali ovato-lanceolati, i sepali 7-12 × 3,5-5 mm, verdastri e leggermente carenati, i petali subuguali, ovati e acuminati, biancastri, raramente sfumati di rosa. Labello con giunzione ipo-epichilo larga o molto larga; ipochilo cupoliforme nettarifero, bianco-roseo all’esterno, bruno-rossastro e lucente all’interno; epichilo cordato o triangolare, di solito lungo quanto largo (4-5 × 2,5-4 mm), talvolta a margini fortemente rialzati, biancastro o più spesso verde-biancastro o anche parzialmente roseo (di rado totalmente roseo o bianco), ad apice ottuso non o poco ribattuto all’indietro, munito di callosità basali poco marcate e spesso rosate; colonna biancastra; antera brevemente peduncolata; clinandrio molto ridotto o assente; staminodi ben sviluppati; viscidio assente o rudimentale; pollinii penduli sullo stigma quadrangolare; ovario affusolato, quasi glabro; pedicello verde-giallognolo. Numero cromosomico: 2n = 38, 40.

Protologo di M. John Godfery 1921:

Epipactis naousaensis

Pianta alta 20-50 cm, spesso cespitosa, con scapo robusto, in basso violaceo chiaro e glabro, in alto verde con densa peluria biancastra; 5-7 foglie di color verde chiaro, da ovato-lanceolate a lanceolate, da orizzontali a leggermente discendenti, talvolta arcuate, la prima in basso più piccola e tondeggiante, le intermedie più grandi (7-9 × 1,8-3,5 cm), le superiori strettamente lanceolate;  brattee suborizzontali in genere più lunghe dei fiori, quelle inferiori fino a 4-8 cm. Infiorescenza piuttosto densa, unilaterale, con 10-30(40) fiori autogami di taglia media, campanulati, tendenzialmente penduli; negli esemplari del Sud-Italia regolarmente chiusi, molto raramente semiaperti (in quelli greci più spesso aperti, come da protologo). Tepali ovati e acuminati, i sepali 8-10 × 4-5,5 mm, verdi all’esterno e verde-giallognoli all’interno, i petali subuguali verdi-giallastri, spesso con sfumature rosee. Labello con giunzione ipo-epichilo non molto stretta nelle piante italiane; ipochilo nettarifero, roseo, più o meno scuro all’interno; epichilo cordato (4-6 × 3-5 mm), roseo chiaro, talvolta biancastro, ad apice ribattuto, con callosità non molto pronunciate di color rosa più scuro; antera allungata, acuminata con peduncolo breve e largo; clinandrio poco sviluppato; staminodi ridotti; viscidio assente o inefficace; pollinii poco coesi, friabili; stigma quadrangolare; ovario peloso; pedicello lungo e arcuato, giallognolo o debolmente arrossato.

Protologo di Karl Robatsch 1989:

Epipactis nasuta

Pianta di media taglia, alta 25-65 cm, a scapo robusto, eretto, con pubescenza più densa e grigio-biancastra in alto, interamente di color verde chiaro come le foglie (a parte la base delle foglie inferiori con qualche sfumatura violacea); prime foglie in basso (1-2) orbicolari a base guainante, le intermedie (4-10) largamente lanceolate o strettamente ovate (4-10 × 1,5-5 cm), le superiori solitamente bratteiformi, tutte acute, di solito patenti, lisce e con bordi lievemente ondulati; brattee lanceolate, leggermente pendule, solo le inferiori più lunghe dei fiori (fino 6,5 cm).
Infiorescenza piuttosto compatta e densa, con (3)5-30 fiori di taglia media, autogami, di colore di fondo chiaro (verdastro). Tepali ovati tutti della stessa larghezza; sepali 11-14 × 5-7 mm, un po’ più lunghi dei petali e con bordi blandamente ondulati e appena più scuri; petali 9-11 × 5-7 mm, più chiari, quasi biancastri, a volte lievemente rosati. Labello con giunzione ipo-epichilo a forma di U larga e profonda, con breve e largo collare; ipochilo 4-5 × 4-6 mm, poco nettarifero, bruno all’interno e verde-biancastro di fuori; epichilo da largamente triangolare a semicircolare (4-5 × 4-6 mm), da bianco a verdastro con piccola macchia rosea centrale, base rigonfia e apice ribattuto, callosità basali convesse, quella centrale poco evidente; clinandrio molto grande; rostello ben sviluppato, masse polliniche friabili e piccoli rispetto al clinandrio; viscidio ben visibile a inizio fioritura, ma di solito non funzionante; stigma da rettangolare a ovato, leggermente incavato; antera allungata con parte anteriore rivolta in basso e brevemente peduncolata; ovario verde scuro, glabro, con peduncolo verde.

Protologo di Stefan Hertel, Helmut Presser e
Roko Čičmir 2020:

⬆︎ Epipactis nasuta Holotypus, Herbarium BAS. By Stefan Hertel, Laceno (Avellino) 27.VII.2018. After S. Hertel & H. Presser 2020: Weitere Erkenntnisse zur Vielfalt der Epipactis-Arten im südlichen Italien. – Ber. Arbeitskrs. Heim. Orchid. 37 (1): 78 abb. 13.