Serapias vomeracea

Pianta robusta alta fino a 60 cm, con scapo eretto, a volte con base rossastra, con 5-10 foglie lanceolate, leggermente arcuate, suberette, le inferiori lunghe 6-19 cm e a volte a base rossastra, le 1-2 superiori bratteiformi e rosso-brunastre; grandi brattee ovato-lanceolate (70 × 20 mm), superanti nettamente il casco e concolori a questo. Infiorescenza inizialmente compatta, poi sublassa e allungata, con 3-12 fiori grandi. Casco diretto obliquamente verso l’alto, all’interno bruno-rossiccio, all’esterno grigio-argento con vene longitudinali purporine, formato dai sepali lungamente coalescenti e un po’ carenati (18-31 × 5,5-8,5 mm), e dai petali poco più piccoli (19-27,5 × 4-10 mm), subulati con base orbicolare purpurea scura. Labello grande, lungo da 28 a 44 mm, a forma di vomere un po’ allargato, color rosso ruggine, rosso-brunastro o bruno-giallastro chiaro; ipochilo largamente reniforme (12-17 × 17-25 mm), con lobi laterali purpureo-nerastri, dalle spalle quasi orizzontali, racchiusi ±completamente nel casco; lamelle basali distanziate, subparallele o appena divergenti, porporine da chiare a scure; epichilo allungato, lanceolato, pendulo o ripiegato verso lo scapo, di rado rivolto leggermente in avanti (18-35 × 10-15 mm), nella var. longipetala ancora più stretto (fino a 9 mm); peloso dalla base al centro. Ovario verde chiaro, ginostemio rosso-brunastro, pollinii giallo-verdastri con sfumature violacee. 
Numero cromosomico 2n = 36.

Protologo di Nicolaas Laurens Burman 1770
(Orchis vomeracea):

Protologo di John Isaac Briquet
(Serapias vomeracea) 1910:

Protologo di Michele Tenore (Helleborine longipetala) 1811:

Serapias apulica

Pianta tozza e robusta, alta 12-30 cm, con scapo eretto, soffuso di porpora in alto (base del caule e delle foglie mai maculata); 5-7 foglie lanceolate (4-12 × 0,7-2 cm), erette, canalicolate e ±arcuate, le 1-2 superiori guainanti lo scapo e bratteiformi; brattee grandi (55×24 mm), rigonfie (‘panciute’) e concolori a quello. Infiorescenza compatta, densa, sublassa a maturità, con 2-6 fiori grandi. Casco tepalico di solito orizzontale, grigiastro con sfumature rossastre e con striature longitudinali porporine scure, all’interno rosso scuro; sepali lungamente coalescenti (26-34 × 5,5-8,5 mm); petali poco più corti, subulati a base violacea scura larga 6-9,5 mm. Labello grande, molto allungato, fino a 30-45(50) mm, rossastro scuro, poco più chiaro e densamente peloso al centro; ipochilo subrettangolare-reniforme (12-16 × 17-25 mm), con lobi quasi completamente nascosti nel casco e spalle suborizzontali; lamelle basali distanziate e subparallele, porporino-nerastre; epichilo molto lungo e abbastanza largo (ma meno dell’ipochilo: 18-28(33) × 10-18(23), obcordato-lanceolato, acuto, con parte centrale densamente pelosa, pendulo o appena inclinato all’indietro, raramente con margini laterali riflessi; pollinii verdastri.
Numero cromosomico 2n = 36

Descrizione dettagliata di Lumare, Medagli, Rossini e Quitadamo 2018 su una popolazione del Gargano (locus classicus)

Serapias bergonii

Pianta slanciata, alta 15-40 cm, spesso in gruppi; scapo gracile e leggermente zigzagante, spesso arrossato alla base; 5-10 foglie lanceolate, le inferiori lunghe 6-15 cm, carenate, arcuate, a volte tratteggiate di rosso alla base, le 1-2 superiori bratteiformi; brattee ovato-lanceolate, lunghe 18-55 mm, superanti il casco, porporine con sfumature grigio-argentee e con venature longitudinali più scure. Infiorescenza lassa con pochi (5-12) fiori medio-piccoli. Casco tepalico acuminato, rivolto obliquamente verso l’alto, concolore alla brattea; sepali ovato-lanceolati (15-21 × 4-5,5 mm), petali più lunghi e stretti (19-27,5 × 2-4,5 mm), subulati con base violacea scura. Labello lungo da 18 a 29(35) mm, bruno-rossastro scuro, a volte più chiaro, con nervature longitudinali più scure, peloso al centro; ipochilo reniforme o subcordato (10-13 × 11-15 mm), più chiaro al centro, chiuso dai lobi laterali purpureo-nerastri, a spalle cadenti (tagliati a sghembo); lamelle basali distanziate e ±parallele, scure e lucide; epichilo lanceolato stretto e allungato (12-18 × 4-7,5 mm), di solito rossastro e piegato all’indietro verso lo scapo; pollinii giallo-olivastri. Riproduzione allogama. Numero cromosomico 2n = 36.

Protologo di Edmund-Gustave Camus 1908
(pro hybr. ×Serapias ‘bergoni’):

Serapias brundisina

Nel 2017 sono state descritte a rango sottospecifico di Serapias apulica alcune popolazioni salentine di ambito costiero con caratteri particolari rispetto al tipo, soprattutto per quanto riguarda le brattee.
Tra queste l’entità definita brundisina, oltre alle medio-grandi dimensioni (pianta alta fino a 37 cm), brundisina è caratterizzata da brattee piuttosto lunghe (fino a 55 mm) e larghe (fino a 25 mm), bruno-rossicce, concolori e subuguali al casco, piuttosto tozzo (33 mm); lobi laterali molto sporgenti dal cascoipochilo grande (31 mm) con spalle squadrateepichilo molto grande (fino a 31 × 18 mm), pendulo o appena inclinato all’indietro.

Protologo di Febo Lumare e Piero Medagli 2017

Serapias cilentana

Come Serapias bergonii, da cui differisce per la taglia inferiore della pianta, le brattee e le foglie più corte, i fiori notevolmente più piccoli anche negli individui di maggiori dimensioni, i pollinii scuri anziché giallastri.

Protologo di Helmut Presser
(Serapias bergonii subsp. cilentana) 2007:

Serapias messapica

Nel 2017 sono state descritte a rango sottospecifico di Serapias apulica alcune popolazioni salentine di ambito costiero con caratteri particolari rispetto al tipo, soprattutto per quanto riguarda le brattee.
Tra queste l’entità definita messapica è caratterizzata, oltre che dalle grandi dimensioni (pianta alta fino a 39 cm),  messapica è caratterizzata dal verde dominante con sfumature brunastre, sia nella pianta che nelle parti fiorali, dalle brattee verdastre molto lunghe (fino a 65 mm) e non molto larghe (fino a 19 mm), superanti di molto il casco, slanciato (30 mm) e concolore alla brattea; lobi laterali molto sporgenti dal cascoipochilo non ampio (22 mm) con spalle squadrate; epichilo molto grande (fino a 30 × 15 mm), pendulo o appena inclinato all’indietro.

Protologo di Febo Lumare e Piero Medagli 2017
(Serapias apulica subsp. messapica):

Serapias neretina

Nel 2017 sono state descritte a rango sottospecifico di Serapias apulica alcune popolazioni salentine di ambito costiero con caratteri particolari rispetto al tipo, soprattutto per quanto riguarda le brattee.
Tra queste l’entità definita neretina, di dimensioni un po’ più ridotte rispetto alle altre specie (altezza max. 32 cm), è caratterizzata da brattee mediamente lunghe e larghe (47 × 22 mm), di color bruno più scuro e più lunghe del casco, piuttosto tozzo (25 mm); lobi laterali appena sporgenti dal cascoipochilo piccolo (22 mm) con spalle oblique; epichilo di medie dimensioni (fino a 22 × 13 mm), pendulo o appena inclinato all’indietro.

Protologo di Febo Lumare e Piero Medagli 2017
(Serapias apulica subsp. neretina):

Serapias siciliensis

Caratteri distintivi rispetto a Serapias apulica: portamento della pianta e dei fiori ed epoca di antesi del tutto simili, ma foglie più lunghe (10-16 cm), infiorescenza densa e compatta con 3-9 fiori, brattee subuguali al casco, tepali un po’ più piccoli e labello simile (lungo 32-45 mm), ma bruno-rossastro chiaro, raramente porporino scuro, con pelosità centrale biancastra; ipochilo reniforme più piccolo (10-11 × 20-24 mm), molto pallido al centro e rosso porpora sui bordi, lobi laterali non del tutto racchiusi nel casco; epichilo un po’ più allargato e un po’ meno lungo, ma sempre più stretto dell’ipochilo; convessità longitudinale centrale ±marcata. Numero cromosomico 2n = 36.

Protologo di Giuseppina Bartolo e Santa Pulvirenti 1993
(Serapias orientalis subsp. siciliensis):

Serapias uxentina

Nel 2017 sono state descritte a rango sottospecifico di Serapias apulica alcune popolazioni salentine di ambito costiero con caratteri particolari rispetto al tipo, soprattutto per quanto riguarda le brattee fiorali molto sviluppate. Esse raggiungono una lunghezza eccezionale in Serapias uxentina, in genere superiore ai 10 cm fino a quasi 20 cm! Le dimensioni medie sono di 123 × 20 mm, i valori estremi vanno da 90 a 187 mm di lunghezza e da 15 a 22 mm di larghezza), grigio-rossastre, ovviamente superanti di gran lunga il casco concolore. L’ipochilo, in media 15 × 23 mm, presenta lobi parzialmente nascosti nel casco, l’epichilo non è molto grande (in media 32 × 12 mm, valori estremi: lunghezza da 25 a 45 mm, larghezza da 10 a 13 mm).

Protologo di Roberto Gennaio 2017
(Serapias apulica subsp. uxentina):

Pseudorchis albida

Apparato radicale costituito da rizotuberi palmato-digitati; scapo alto 15-30 cm; 3-7 foglie tutte cauline, di color verde brillante, lucide, non maculate, le inferiori ovato-ellittiche, ottuse, obliquamente ascendenti, le superiori obovato-lanceolate, acute, suberette o appressate, sessili, a base guainante, la maggiore (di solito la seconda o la terza) 2,5-8 × 1-2,5 cm; brattee lunghe 5-8 mm, lunghe come l’ovario, ma più corte dei fiori. Infiorescenza densa e multiflora, strettamente cilindrica (2-8 cm), con 20-50 fiori piccoli (diametro 4-5 mm), campanulati e penduli, da giallognoli a verdastri-biancastri, odorosi, facoltativamente autogami. Tepali e labello conniventi in casco lasso, sepali ovati e ottusi, 2-4 × 2 mm, petali poco più piccoli. Labello ±lungo come largo (2,4-4 × 2-3 mm), profondamente tridentato con 3 lobi diretti in avanti e appena divergenti, il mediano di solito un po’ più largo e più lungo, triangolare; sperone breve (lungo 1,5-2,3 mm, 1/3-1/2 dell’ovario), discendente o arcuato in basso, ottuso, nettarifero; ovario eretto, sessile. Numero cromosomico: 2n = 40, 42.

Protologo di Linneo 1753 (Satyrium albidum):